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Winx Club diventa un film live-action

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view post Posted on 30/12/2016, 14:29
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Winx Sirenix

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Da L'Unità:

Alberto Crespi · 28 dicembre 2016
Le Winx diventano attrici

Intervista a Iginio Straffi, il papà delle sei fatine: “Faremo un film con vere attrici, è arrivato il momento”

Winx: parola magica che suona quasi come «wings», ali (anche il gruppo di supporto di Paul McCartney) ma sfrutta il fascino lievemente esoterico della lettera «x». Trattasi di sei fatine (Bloom, Aisha, Musa, Tecna, Flora e Stella) che frequentano la scuola di magia di Alfea, nel mondo fatato di Magix . Anno di nascita delle Winx (per meglio dire, anno del primo passaggio televisivo): 2004.

Numero di risultati ottenuto mettendo la parola «Winx» su google: 41.400.000 (la parola Pixar ne ottiene 70.700.000: considerato che la Pixar è nata nel 1986, quindi ha 18 anni e molti film in più, il paragone per le Winx è più che dignitoso). Paesi in cui è trasmesso il cartone animato Winx Club: più di 150, inclusi stati islamici –come il Pakistan –dove le fatine in minigonna dovrebbero, in teoria, essere considerate peccaminose.

Fra questi 150 stati spiccano Usa, Russia e Cina: come dire, il mondo. Numeri pubblicati del magazine a fumetti Winx Club: 152 a novembre 2016. Spin-off realizzati: al momento due, uno dedicato alle micro-fatine PopPixie e uno intitolato Winx Club Wow coprodotto con Netflix e distribuito anche in Giappone.

Prodotti del merchandising legato alle Winx presenti sul mercato: oltre 6.000. Un uomo solo al comando: Iginio Straffi, 51 anni, marchigiano. Nato come disegnatore sull’album della Bonelli Nick Raider, fondatore nel 1995 (a trent’anni) della Rainbow, società di produzione di cartoni animati per l’infanzia. Dopo le serie Tommy & Oscar e Prezzemolo, nel 2004 crea le Winx e fa un botto di dimensioni planetarie. Oltre ai citati cartoni e fumetti, le Winx sono un volano che si espande su dvd, cd musicali, parchi a tema, libri, spettacoli teatrali, libri illustrati, romanzi, videogiochi. In sedicesimo, le Winx e la Rainbow stanno all’Italia come la Walt Disney sta agli Stati Uniti d’America. Straffi è un uomo che potrebbe tirarsela, ma non lo fa. Lo raggiungiamo telefonicamente grazie alla mediazione di Salvatore De Mola, sceneggiatore (tra le tante cose, del Montalbano televisivo e dei mitici sketch pugliesi di Toti e Tata) che sta lavorando con lui ad alcuni progetti di cinema e tv «dal vero», con attori. Lo invitiamo a partecipare alla trasmissione di Radio3 Hollywood Partye lui accetta volentieri.

È Natale, è il momento giusto per parlare di cartoni animati. Straffi è reduce da un evento benefico nelle zone terremotate: «Ci siamo mobilitati subito dopo il sisma, con aiuti concreti e donazioni. Al di là degli aspetti pratici, è importante studiare eventi e forme di animazione per i bambini delle famiglie colpite: in simili situazioni d’emergenza è fondamentale che i bambini abbiano momenti di svago per continuare a sognare, per creare una continuità tra la vita di prima e l’emergenza attuale». Passerà i primi mesi del 2017 in Oriente, tra festival e fiere: Giappone, Cina, Singapore, mercati decisivi. Quello che segue è il resoconto di una chiacchierata radiofonica molto distesa e «natalizia».

Tutto cominciò nel 2004. Le Winx hanno ormai 12 anni.

«In realtà quasi 13: era il gennaio 2004 quando andammo per la prima volta in onda su Raidue».

C’è qualche angolo del pianeta dove le Winx non sono ancora arrivate?

«C’era fino a pochi giorni fa: il Giappone, paese difficile, mercato molto chiuso. Ma con la nuova serie realizzata con Netflix, Winx Wow, da qualche settimana siamo in onda anche lì».

Dev ’essere una bella soddisfazione. Lei è del 1965, i cartoni animati giapponesi degli anni ’70 sono stati importanti per la sua formazione?

«Quando io ero bambino i cartoni animati in tv erano veramente pochissimi, e relegati in orari particolari. Poi, alla fine degli anni ’70, c’è stato il boom delle anime giapponesi, i vari Mazinga, Atlas Ufo Robot, Capitan Harlock… e non trascurerei Heidi , che pure era giapponese, uno dei primi ad arrivare. La struttura narrativa e la durata erano diverse, puntate di 20-25 minuti rispetto ai 5-6 minuti classici dei Looney Tunes. Ritmi diversi, un’epica diversa…Sono cresciuto a cavallo tra la grande tradizione americana e l’anime giapponese».

Quella delle Winx è una cosmogonia molto complessa, con decine di personaggi. Come l’ha concepita? Aveva tutto in testa fin dall’inizio, come George Lucas quando cominciò a scrivere il primo “Guerre stellari”, o l’ha elaborata strada facendo?

«La storia esisteva da parecchio tempo. Stava là, in un cassetto. Quando ho fondato la Rainbow sono partito da cartoni più semplici, per un target pre-scolare, perché più facili e meno costosi da realizzare. Quando ho capito che le risorse economiche e la squadra di talenti cresciuta con me negli anni erano quelle giuste, ho aperto quel cassetto e siamo partiti. C’era già quasi tutto: le sei fatine, i loro genitori, gli insegnanti, la scuola, le trame, gli intrecci. Quando ho prodotto la prima serie avevo già pronte le prime quattro, e il primo lungometraggio».

Perché ha voluto costruire una saga così fortemente femminile?

«L’idea di fondo era quella, fin dal principio. Al momento di produrla, però, è stato anche un calcolo: nell’universo dei cartoni, in quel momento, erano scomparse figure femminili forti e dominavano cose da maschietti come i Pokemon, Digimon, Dragon Ball… Era un’analisi di mercato, una scelta imprenditoriale. I buyers televisivi allora erano convinti che non si producessero più cartoni per bambine, ma solo cartoni d’azione per maschi, perché le bambine non li guardavano più; perché ormai erano passate alle serie con attori dal vero, o perché leggevano più libri dei maschi; il che, per inciso, è vero, ma io ho voluto sfidare questo mercato stagnante per le produzioni femminili. Sentivo, intorno a me, il bisogno di far sognare anche le bambine. Direi che ci siamo riusciti».

Quante persone lavorano per la Rainbow in Italia?

«Direttamente, circa 200. C’è poi un ampio indotto di sceneggiatori, musicisti, doppiatori, attori e registi per le produzioni live-action. La prima è stata Mia and Me, una serie mista, con attori (la protagonista è Rosabell Laurenti Sellers) e disegni animati.

La produzione di film e telefilm con attori continuerà?

«Sì, sicuramente. Stiamo seguendo molti progetti. Se posso fare una battuta, invecchiando cerco soddisfazioni nel live-action perché nel giro di qualche mese un film viene scritto, prodotto, girato… e visto! Per creare una nuova saga come Regal Academy , l’ultima arrivata che è in onda su Rai Yo-Yo, magari ci vogliono 6-7 anni».

Ha mai pensato a un film «dal vero» sulle Winx, con le sei fatine interpretate da altrettante attrici?

«Da sempre. Ci penso io, me lo propongono gli altri. In passato ho sempre rifiutato, non ho mai avuto a disposizione i produttori giusti o il budget adeguato. Ma ora credo che sia venuto il momento: ora, o fra qualche anno, vedremo, ma si farà. Ci sono contatti importanti con produttori americani, stiamo cercando di quagliare. Il problema è che le Winx sono una mitologia talmente estesa che meritano un grande film, non un filmetto. Ci vogliono effetti speciali, tecnologia digitale al massimo livello, investimenti, un cast all’altezza».

Scegliere le attrici sarà una grande responsabilità, viste le aspettative delle piccole fans… Straffi, tanti auguri, per il film delle Winx e per queste festività.

«Auguri a voi. E che il 2017 sia un anno migliore. Ne abbiamo bisogno».
 
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view post Posted on 15/8/2017, 23:04
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Winx Enchantix

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Sto pensando che sarebbe in caso volessero attrici internazionali per il ruolo della madre di bloom chiamino Holly marie combs della serie "charmed/streghe" (anche se la Martines sarebbe una buona scelta)...
 
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view post Posted on 19/8/2017, 10:11
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Winx Sirenix

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dovrebbero essere attrici americane e forse qualcuna italiana per il live-action.
La Martines sarebbe perfetta.
Per le Winx... Emma Watson o Jennifer Lawrence che hanno un gran seguito potrebbero funzionare ma forse sono già troppo mature...
 
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view post Posted on 25/8/2017, 17:00
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La martines sarebbe perfetta per il ruolo di Marion mentre Holly marie combs per Vanessa la madre terrestre di Bloom, comunque tempo fa avevo notato un'attrice della disney perfetta per il ruolo della fata del fuoco, Bella Thorne protagonista di "Shake it up/a tutto ritmo"... non so se come età andrà ancora bene, mi risulta sia del 1997 e quindi ha sui vent'anni...
Sicuramente troveranno attrici esordienti come accade spesso, forse nel ruolo di uno dei cattivi potremmo vedere uno famoso, magari le trix (se ci saranno) potrebbero essere interpretate da attrici come Emma watson e co.
 
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view post Posted on 15/9/2017, 16:24
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Holly Marie Combs è troppo televisiva per un film per il cinema, bravissima attrice ma non è un volto molto popolare al cinema. Alessandra Martines al cinema è già molto più conosciuta rispetto alla Combs.
Sulle attrici esordienti, dipende da chi scelgono... comunque potrebbe anche esserci unitaliana nel cast, dubitiamo che la scelgano per Bloom o per Stella ma per una delle altre Winx è probabile che ne mettano anche una italiana.
 
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view post Posted on 15/9/2017, 19:58
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Forse per Flora... anche se sarebbe quella latino americana
 
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view post Posted on 15/9/2017, 23:12
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Flora potrebbero metterci una latina, la più probabile che possano mettere un'italiana è Tecna o Stella (anche se per stella come bionda è più facile un'attrice americana visto che in America sono tutte bionde).
Per Bloom di sicuro mettono un'attrice americana, almeno la protagonista devono metterla un'attrice che possa catturare il pubblico più vasto, e le italiane sono pressochè sconosciute all'estero.
 
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view post Posted on 17/9/2017, 11:34
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Staremo a vedere, sopratutto io noto che in molti live action ispirati a cartoni animati vengno sconvolte molte cose...
 
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view post Posted on 18/9/2017, 19:40
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Sì ma Straffi ha detto che vuol rimanere fedele alle Winx della serie quindi faranno le cose per bene
 
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view post Posted on 20/9/2017, 23:55
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Lo spero ho visto fin troppi live action ispirati a cartoni animati stravolti, ma non deve neanche diventare qualcosa stile "licia" anche se per quel periodo e il contesto andava bene (in pratica era il cartone riportato a tutti gli effetti tranne piccoli particolari e aver allegerito la storia).
 
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view post Posted on 22/9/2017, 14:04
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no, non dovrebbe essere stile Licia, dovrebbe essere fedele al cartone ma fatto bene, probabile che sia tipo Harry Potter per capire più o meno lo stile che dovrebbe essere il film, cioè un vero blockbuster per il cinema. Straffi ha sempre detto che vuole un film veramente ben fatto, perchè avrebbe già avuto possibilità di farlo, ma lo vuole fatto bene per questa ragione anche che ci lavorano per anni.
 
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view post Posted on 31/1/2022, 19:15
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Iginio Straffi è tornato a parlare del film live action di Winx Club su Il Messaggero:

Nell'articolo si legge che Iginio Straffi ha in mente il progetto di un lungometraggio live-action che sarà il primo di una serie con attrici protagoniste brave ma rigorosamente non famose, con il cameo di una grande star. A lui piacerebbe Helen Mirren nel ruolo della preside Faragonda.
 
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view post Posted on 31/1/2022, 19:31
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Da Il Messaggero:

Le Winx "maggiorenni", Iginio Straffi "Ora sogno un lungometraggio con Helen Mirren nel ruolo della Preside"

Festeggeranno 18 anni venerdì, anniversario del debutto in Rai il 28 gennaio 2004, ma la maggiore età non le ha cambiate. Fedeli ai valori che ne hanno decretato il successo – amicizia, coraggio, positività e molto glitter – le fatine Winx oggi sono un fenomeno globale in 150 Paesi, con otto serie e quattro film per la tv, tre per il cinema, due serie animate Netflix e una con le fatine in carne e ossa (Fate: The Winx Saga). Creatore dell’impero fatato è il 56enne marchigiano Iginio Straffi, fondatore della casa di produzione Rainbow, oggi a capo di una squadra di artisti e animatori al servizio di Bloom e delle sue amiche: «Tra cartone e live action impieghiamo 250 persone. Il valore di mercato? Svariate centinaia di milioni».

Straffi, come sono nate le Winx?
«Mi sono reso conto, in anticipo sugli altri di vent’anni, che nel panorama dei prodotti per bambini mancavano del tutto le eroine femminili. Così mi sono deciso a lavorare su una storia che avevo scritto tempo prima, su un gruppo di aspiranti fate e le loro rivali streghe».

Quando le ha “viste” su carta per la prima volta?
«Ci è voluto tempo. Abbiamo iniziato con un’idea di stile che è stata la base su cui abbiamo costruito le prime animazioni e l’episodio pilota. Poi però, a distanza di mesi, ho riguardato quello che avevamo fatto e non mi è piaciuto. A quel punto abbiamo ricominciato. Era necessario rifare tutto per ottenere un prodotto che durasse nel tempo».

Si aspettava che durasse tanto?
«Le Winx sono state il primo progetto pianificato per durare almeno qualche anno. Ho scritto subito tre serie e un lungometraggio. Nella mia testa avevano un ciclo di vita di almeno sei anni: perché un prodotto diventi un classico ne servono almeno dieci. Oggi in alcuni Paesi il successo ha superato le aspettative. In altri possiamo fare di meglio. Nei paesi dell’ex Unione Sovietica, Russia, Bielorussia e Ucraina in testa, il successo delle Winx è paragonabile a quello che hanno in Italia. Ma andiamo benissimo anche in un paese islamico come la Turchia. Avrei aspirato a un maggior successo negli Stati Uniti».

In 18 anni come sono cambiate le Winx?
«Le prime serie avevano un target fra gli 8 e i 12 anni. Con il passare del tempo la crescente offerta di fiction ha attirato i bambini sopra ai dieci anni, relegando i cartoni ai più piccoli e costringendoci ad adattarci a un target 4-9 anni. Ma nella nuova serie a cartoni, che stiamo preparando, torneremo al target originario».

E le bambine come sono cambiate da allora?
«Una delle ragioni del successo delle Winx è stato il fatto che le bambine si rispecchiassero in eroine indipendenti, emancipate. Oggi hanno tante altre eroine cui guardare, ma noi abbiamo un vantaggio: siamo un brand riconosciuto».

Ambiente, inclusività, liquidità sessuale: come se la cavano le Winx sui temi della generazione Z?
«Anche qui abbiamo anticipato i tempi, includendo fin da subito nel gruppo fatine non caucasiche. Abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare per i temi ambientali e per il mondo dei cosiddetti diversi. Sulla sessualità però non possiamo fare molto. In alcuni paesi ci tagliano le scene in cui Bloom e Sky si abbracciano, figuriamoci il resto. Nel cartone tutto deve essere molto candido, senza riferimenti sessuali. Nella serie live action possiamo fare di più».

Proprio Fate: The Winx Saga, però, è stata accusata di “whitewashing” (la pratica per cui a un caucasico va il ruolo di un personaggio di un’altra etnia, ndr). Cosa risponde?

«Noi abbiamo chiesto che fossero rispettate le etnie originali del cartone. In alcuni casi Netflix ha fatto scelte diverse. Ma è una polemica nata e finita subito, che riguardava un solo personaggio (la fata “latina” Musa, ndr). Mi rendo conto che oggi c’è una sensibilità esagerata su questi temi e spero si ritrovi presto l’equilibrio. Crediamo da sempre in un mondo multietnico e non pensiamo che un dettaglio possa inficiare il risultato».

Quale il futuro delle Winx?
«La nuova serie animata e la seconda live, su Netflix quest’anno. Entro i prossimi cinque anni sogno un lungometraggio live, primo di una serie. Nel cast attrici brave, rigorosamente non famose. E un cameo di una grande interprete. Il mio sogno? Che Helen Mirren sia preside delle Winx».
 
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view post Posted on 6/12/2022, 10:46
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Winx Sirenix

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Da Ansa:

Straffi, Per Winx reboot animato e film live action
Tra progetti anche film da Il fabbricante di lacrime

06 novembre 202214:54


(ANSA) - ROMA, 06 NOV - Un reboot animato, con una nuova serie "della saga delle Winx, per un debutto in tv nel 2024, quando la serie originale compirà 20 anni".

Un ritorno per riportare le fatine made in Italy "vicine a bambine e bambini ma puntando anche a una visione condivisa di tutta la famiglia".

E' fra i progetti di cui parla all'ANSA Iginio Straffi creatore del fenomeno animato arrivato in oltre 150 Paesi, e di tante altre serie e personaggi, con la sua Rainbow, casa d'animazione e produzione da lui fondata nel 1995, che si è conquistata spazio fra le major. Un'attività che fra i prossimi capitoli ha in cantiere anche un film live action sulle Winx, l serie animata per Netflix Mermaid magic e la trasposizione cinematografica del bestseller young adult 'Il fabbricante di Lacrime'. "Per il reboot delle Winx stiamo facendo un grosso lavoro a livello di scrittura, insieme ad autori italiani e americani per fondere le sensibilità di tutte e due le culture. Verrà realizzata in cgi e sarà molto più spettacolare del passato". Le fatine hanno da poco avuto anche una versione in serie live action per Netflix, Fate: The Winx saga (2021- 2022), conclusa con la seconda stagione. Ora si lavora a un film live action sulle fatine: "Nella serie ci siamo concentrati sulle relazioni interpersonali delle protagoniste e la vita scolastica nel college di Alfea. Nel film manterremo questi elementi, ma come nella saga di Harry Potter o di Spider-man daremo molto spazio anche alla parte fantasy e spettacolare. Sicuramente lo realizzeremo in partnership con un grande studio americano". Fra i nuovi progetti animati invece c'è la serie animata per Netflix Mermaid magic, con protagonisti sirene e tritoni che vivranno avventura sulla Terra per salvare il proprio mondo. Unirà racconto fantastico, avventuroso e commedia".
Per quanto riguarda il live action, "un film che vogliamo produrre (attraverso Colorado, acquisita nel 2017, ndr), con l'obiettivo di un'uscita alla fine dell'anno prossimo - spiega - è la trasposizione cinematografica dal bestseller young adult Il fabbricante di lacrime (di Erin Doom, edito in Italia Salani)". (ANSA).
 
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view post Posted on 26/12/2022, 00:24
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Winx Base

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Per fare una cosa fatta bene dovrebbe essere un progetto ad alto budget e non so quanto sarà realizzabile.

Rispetto a Fate questo é ció che vorrei vedere nel live action:

- Personaggi di etnia fedele a quella del cartone

- Personaggi piú giovani e attori anche non necessariamente famosi, ma con buon potenziale

- Forma fisica normale, in linea con il modo di essere delle ragazze. Aisha ad esempio essendo molto sportiva me la aspetto con un fisico tonico, Flora essendo la fata della natura va bene anche piú formosa.

- Investire un sacco sui personaggi e la storia di ogni Winx, soprattutto di Tecna che in Fate é stata proprio scartata.

- Vedere le trasformazioni, ma rivisitate e piú mature.

- Molta piú attenzione alla storia della Dimensione Magica e sul passato delle scuole nelle lezioni a scuola e di rendere questo aspetto il punto intorno al quale ruotano le vicende delle ragazze (la compagnia della luce, una minaccia che viene dal passato e che va sconfitta ecc).

- Focus sulle emozioni dei personaggi, comprese anche le Trix. Vorrei vedere dei momenti di introspezione sui personaggi e sul loro legame con la magia.

- Ragazzi di Fonterossa e fidanzati: relazioni leggermente piú complesse rispetto al cartone.

- Nuove musiche

- Ruolo fondamentale dei presidi delle tre scuole e che siano presenti le tre scuole oppure una scuola unica con varie facoltà di apprendimento in cui ci sono sempre tre rettori, uno per ogni facoltà.

- Vedere le Winx che partecipano a feste oppure fanno cose da studentesse come studiare insieme, fare ricerche in biblioteca, esercitarsi ecc. Non voglio vedere le Winx già studentesse modello e fate stimate da tutti, ma delle semplici studentesse come altre.

- Momenti in cui si vedono studenti trasgredire le regole della scuola

- Vedere ragazze specialiste e ragazzi stregoni o fate

- Inserire un nuovo insegnante nella scuola o un bidello che si comporta in modo misterioso come ad esempio Avalon della seconda stagione

- Approfondimento del concetto di magia e del suo legame con la persona che possiede la magia

- Storia ambientata ai tempi nostri: vestiti moderni e un po' di svecchiamento. Peró mi aspetto di vedere tecnologie moderne e non quelle che vengono utilizzate anche sulla Terra, visto che Magix non ha nulla a che fare con la Terra.

- Nemico: sono le Trix, ma non allo stesso modo del cartone. Potrebbero pensare alle Trix anche come delle fate all'inizio amiche delle Winx, non streghe, che vengono possedute dalle tre streghe antenate a causa di un libro maledetto in cui sono state imprigionate le tre streghe antenate e poi si scopre che le Trix in realtà sono le discendenti delle tre streghe antenate. Essendo possedute dalle tre streghe antenate, loro cambiano completamente lo sguardo, la trasformazione e diventano cattive, per poi scoprire che non é stato il libro a renderle cosí, ma in loro si é risvegliato un potere oscuro rimasto silente per anni come una "maledizione delle tre streghe antenate" e in tutto questo le Winx pensavano che fosse una leggenda.

- Approfondimento sulle fate della Terra: Bloom scopre di essere magica non grazie a Stella, ma ad una ad una fata della terra che conosce Bloom da sempre e che risolverà i dubbi che Bloom aveva da una vita. Questa fata dice a Bloom che esiste una scuola magica per fate e Bloom ci vuole andare per sapere come mai ha dei poteri magici.

- Bloom sulla Terra é minacciata dall'ombra delle tre streghe antenate che la cercano da anni e andare ad Alfea le servirebbe anche per sfuggire alle Tre streghe antenate.

- Affrontare il concetto di adozione

Edited by ~Neptune - 26/12/2022, 00:40
 
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