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Rainbow acquisisce Iven SpA, Colorado Film, Moviement, San Isidro e partecipazione in Gavila Srl

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veu
view post Posted on 11/10/2017, 22:54 by: veu
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Winx Sirenix

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Da La Stampa:

www.lastampa.it/2017/08/03/spettaco...TnK/pagina.html

Le Winx sposano i thriller di Carrisi “Insieme a caccia dei giovani adulti”
Rainbow con Colorado: è il matrimonio dell’anno per cartoon, cinema e tv italiani Nasce una potenziale Disney di casa nostra, che punta a serialità e mercato globale

LORETO (ANCONA)
Rainbow e Colorado, fin dai nomi due società che paiono fatte per incontrarsi. Il loro è stato il matrimonio dell’estate: la Rainbow di Iginio Straffi ha acquisito il 60% di Iven, sotto il cui ombrello stanno Colorado con i suoi film e i programmi tv, l’agenzia di talenti Moviement, la neonata Gavila con lo scrittore Donato Carrisi.

Straffi vuole crescere. Il papà delle Winx e di tanti cartoon tv per bambini, dopo aver fatto il salto di età con il live action per preadolescenti Maggie e Bianca Fashion Friends, punta ora ai giovani adulti. «Colorado è in linea con noi ed è complementare - spiega Straffi -. Hanno ciò che ci manca, sono forti tra i young adult con le commedie e i film live-action. E sono bravissimi a scovare talenti cinematografici e televisivi. Il pubblico delle Winx è cresciuto. Non vogliamo perderlo ma crescere con lui, seguirne i gusti». Lo sguardo ora è rivolto oltre confine. «Da anni guardiamo al mercato globale. E cosa meglio di commedia e noir per farlo? Colorado li ha praticati entrambi con successo».

Sede a Loreto, Marche, Rainbow è partecipata al 30% dalla major Usa Viacom («Partner importante, ma le linee strategiche le ha sempre dettate il sottoscritto»), è proprietaria di uno studio di animazione in Canada, ha fatto accordi con Netflix ed è in trattative con Hulu e Amazon. «Stiamo discutendo progetti che potrebbero andare in porto nel 2019-20».

Non solo comici e commedie, quindi. Grande interesse desta il filone noir. Nel passato di Colorado la serie Quo vadis baby, i film La cura del gorilla dal romanzo di Dazieri e Io non ho paura da Ammaniti. Il film del presente è La ragazza nella nebbia: nelle sale dal 26 ottobre, con Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno, è la prima regia di Carrisi ed è tratto da un suo romanzo. «Thriller e noir funzionano ovunque – continua Straffi -, Carrisi è autore noto all’estero. Dopo il primo film si può pensare a un seguito, a una serie. E ad altri romanzi da portare al cinema. Abbiamo le carte per internazionalizzare una produzione italiana».

Insomma, se è ancora presto per scendere nello specifico di singoli titoli, c’è una linea forte per quel futuro condiviso. E in quella direzione già guardava Straffi. «Da anni con Bonelli sto cercando di riportare in Italia i diritti di Dylan Dog. Siamo a buon punto. Sarebbe perfetto per il target a cui pensiamo. Nel mio immaginario ci sono tanti fumetti: dovendo ideare una produzione per giovani adulti, è lì che pescherei». Si fa scappare una predilezione per Martin Mystère, «con quel fascino da Indiana Jones». Sogna. «Amo Corto Maltese ma con quell’universo così stratificato è difficilissimo da trasporre senza tradire Hugo Pratt».

Desiderata a parte, è questo il territorio di Maurizio Totti, presidente di Colorado: 30 anni di esperienza a girare film, molti i blockbuster. «È stata la premessa dell’accordo: mantenere le competenze. Non voglio andare in pensione ma lavorare con un nuovo respiro. Da settembre inizieremo a studiare i progetti insieme. Nel frattempo va avanti la line-up Colorado: ottobre La ragazza nella nebbia, 14 febbraio Matrimonio italiano di Alessandro Genovesi, a fine inverno le riprese di un nuovo film di Guido Chiesa con Fabio De Luigi, i format tv. Mi piace pensare che così Colorado possa avere una continuità oltre la mia persona».

Il dualismo è necessario, anche perché Straffi non intende abbandonare cartoon e giovanissimi. «Stiamo realizzando la prima serie prescolare. I canadesi stanno lavorando a un cartoon a target familiare. E nel 2020 spero sia pronto il film live-action sulle Winx». Pensa a Disney, Straffi? «Lo fanno loro, perché noi no?», dice ogni tanto. E certo il modello che ne esce è quello, trasversale e multimediale, pubblico dalla culla alla maturità, film e tv, favole animate che diventano live-action, fumetti che prendono vita, licensing, videogame, grandi show e parchi a tema (e c’è già Rainbow MagicLand).
 
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2 replies since 20/7/2017, 21:48   48 views
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