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view post Posted: 22/4/2024, 10:50 Winx Club - Season 9 - News Winx Club
* Nuove immagini e nuovi personaggi:





* Qui un video con un test di animazione del reboot:

Click
view post Posted: 28/10/2023, 11:55 Bambole e Giocattoli Winx 2023 - News Winx Club
Nuove Foto dal Catalogo di Natale 2023 di Rocco Giocattoli:

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view post Posted: 28/10/2023, 11:54 Winx Club - Season 9 - News Winx Club
Sì ce lo stanno facendo aspettare, ma ne varrà la pena.
view post Posted: 28/10/2023, 11:52 Intervista a Iginio Straffi da DomaniPress - Rainbow Group
Da www.domanipress.it/video-intervist...e-raggiungerle/

Video Intervista Esclusiva – Iginio Straffi, creatore delle Winx: «I sogni sono le radici delle stelle, bisogna guardare in alto, saperle afferrare e raggiungerle»
Di Simone Intermite -28 Ottobre 2023

Nel silenzio di una cameretta, in un piccolo borgo nelle Marche, un bambino sognava. Immaginava mondi fantastici, eroi impavidi e avventure senza fine. Così nel riflesso della sua immaginazione, il giovane Iginio Straffi tracciava le linee guida di ciò che sarebbe diventato un impero dell’animazione multimilionario, la Rainbow S.p.A., che ha portato alla vita un’icona globale, le Winx. “I sogni sono le radici delle stelle,” afferma Straffi mentre lo raggiungiamo per la nostra intervista, sottolineando l’importanza di credere nei propri obiettivi. “Il mio percorso è iniziato proprio lì, nella mia cameretta, tra fogli di carta e matite colorate. Da quel momento, ho imparato che i sogni possono diventare realtà.” Il papà delle Winx non è solo il creatore di un franchise di animazione amato in tutto il mondo, ma è anche un uomo che ha dato forma a un’intera industria. Il suo viaggio inizia con un ruolo presso Bonelli Editore, dove la sua passione per l’illustrazione e le storie lo ha portato a lavorare su celebri fumetti come “Nathan Never” e “Martin Mystère”. Ma il desiderio di creare qualcosa di completamente suo è cresciuto costantemente. Il culmine di questa aspirazione è stato il Winx Club, una serie animata che ha sfidato gli stereotipi e ha abbracciato temi di empowerment femminile e fiducia in se stessi. Questa creazione ha segnato l’inizio di una lunga lista di successi che hanno spaziato dalle avventure dei cacciatori di tesori di “Huntik – Secrets & Seekers” al magico mondo di “Mia and Me” passando per brand famosi che hanno portato il made in italy nel mondo come i “Quarantaquattro gatti” e “Pinocchio and friends”. Rainbow S.p.A. è cresciuta e si è evoluta, diventando una delle principali aziende di produzione e distribuzione di contenuti per l’infanzia a livello internazionale. In questa Video Intervista Esclusiva, scopriamo di più sulla vita e la carriera di Iginio Straffi, dal suo percorso di crescita nella cameretta di un bambino sognatore fino alla creazione di un impero dell’animazione. Abbiamo parlato di ispirazioni, di sfide superate.


Partiamo dall’inizio del tuo straordinario percorso. Parlando di fumetti, hai cominciato a disegnare la tua prima tavola quando avevi appena 7 anni; Oggi sei il leader di un’azienda di intrattenimento internazionale, con produzioni famose in tutto il mondo. Come ci sei riuscito?

«Il mio è davvero un viaggio incredibile e penso che ci sia qualcosa di cui sono particolarmente orgoglioso in questa mia carriera imprenditoriale. Vorrei essere un modello per i ragazzi di oggi che pensano spesso che i loro sogni resteranno solo visioni, lontani dalla realtà. Ho avuto questa passione sin da bambino, scrivere, inventare personaggi, disegnare e girare film. Ma ho incontrato molti che, giustamente dal loro punto di vista, mi consigliavano di avere aspirazioni più “realistiche” indirizzandomi verso professioni più “normali”, soprattutto nella provincia in cui sono cresciuto. Sono grato di aver perseverato e, con grande passione e determinazione, di essere riuscito a realizzare ciò che sognavo da bambino».

I sogni possono davvero diventare realtà?

«I sogni possono diventare realtà, ma spesso ci sono molte sfide e ostacoli lungo la strada. Ho dovuto affrontare lo scetticismo di molti, ma ho anche imparato che la passione, la dedizione e la tenacia possono essere strumenti potenti per raggiungere i traguardi. Quindi, sì, i sogni possono concretizzarsi, ma è importante essere pronti a lavorare duramente per realizzarli».

È davvero un messaggio importante. Data la rilevanza di Rainbow nel settore, è anche un motivo d’orgoglio italiano. Ma la tua carriera è iniziata da un’altra importante casa editrice, la Bonelli; cosa hai imparato durante la tua gavetta?

«La mia esperienza in Bonelli è stata un periodo formativo cruciale. Anche se non ero un impiegato dell’azienda, lavorare con professionisti come sceneggiatori e disegnatori per creare fumetti è stata un’opportunità straordinaria. La lezione più importante che ho imparato da questa esperienza è stata la disciplina. Dovevo sedermi al tavolo ogni mattina, anche quando avevo mille altre idee e stili che volevo sperimentare. Le scadenze non erano flessibili, dovevo consegnare un certo volume di lavoro ogni mese, dimostrando il progresso del mio lavoro. Questa disciplina è stata fondamentale per mantenere uno stile costante e coerente. Inoltre, lavorare con professionisti di quel settore mi ha insegnato l’importanza della collaborazione e dell’apprendimento costante. Ho avuto l’opportunità di lavorare con menti brillanti e imparare da loro. Questo know how ha preparato il terreno per le mie future iniziative imprenditoriali, inclusa la creazione di Rainbow».

Da queste esperienze, hai poi creato i tuoi grandi successi, tra cui le celebri Winx. Come spieghi il loro successo duraturo, che ormai supera i 20 anni?

«Penso che il segreto del successo delle Winx sia stato il costante rinnovamento nel corso degli anni. Abbiamo introdotto nuovi contenuti, trame narrative, stili grafici e musiche in ogni nuova stagione delle Winx. Questo ha permesso di mantenere vivo l’interesse del pubblico, garantendo che la serie rimanesse rilevante anche dopo così tanto tempo. Inoltre, nel DNA delle Winx c’è un elemento fondamentale che le rende speciali: sono ragazze con caratteristiche distinte, innovative, e che hanno continuato a essere rilevanti fino ad oggi».

Molte ragazzine hanno ritrovato nelle Winx un modello positivo da seguire…

«Credo che il pubblico si sia identificato con i personaggi delle Winx e abbia apprezzato il messaggio di empowerment femminile che trasmettono. In un mondo in rapida evoluzione, le Winx hanno continuato a ispirare le giovani generazioni, contribuendo al loro successo duraturo. E, naturalmente, il lavoro costante del team di creativi e l’impegno nel fornire sempre qualità sono stati elementi chiave nel mantenere vivo il fenomeno nel corso degli anni».

Cosa pensi che le Winx offrano alle giovani spettatrici, cosa le fa sognare di essere una Winx e vivere avventure come loro?

«Le Winx sono state concepite in modo che ognuna delle ragazze abbia un aspetto “normale” in molti aspetti. Questa carettizzazione così speciale e altamente identificabile ha reso ogni personaggio un modello con cui le ragazze possono identificarsi in modo unico. Le Winx rappresentano il potere dei sogni e l’aspirazione a diventare qualcosa di più, e questo è un messaggio molto potente che si rivolge direttamente alle giovani spettatrici. Ogni ragazza può vedere un po’ di sé in ognuna di loro, il che le fa sentire speciali e connesse alla storia».

C’è chi nelle Winx ha teorizzato una forma di femminismo moderno…

«Si, direi che non sono solo delle eroine, ma anche un modello di forza femminile. Prima di molte altre serie animate, hanno rappresentato la forza delle donne, dimostrando che le figure femminili non devono essere solo salvate da principi azzurri, ma possono essere loro stesse eroine che aiutano gli altri. Questo tema è stato fondamentale nel plasmare il carattere di ogni protagonista e ha avuto un impatto positivo sulle nuove generazioni di ragazze, ispirandole a credere in sé stesse e nelle loro abilità».


È davvero un messaggio potente e duraturo. Hai menzionato di amare particolarmente le prime tre stagioni. C’è un momento specifico o un episodio chiave in cui senti che hai potuto esprimere al meglio il tuo spirito creativo?

«Le prime tre stagioni sono sempre state molto speciali per me, perché sono state create con una visione condivisa da parte di un team di persone che condividevano la mia passione. Abbiamo dato vita a una storia visionaria e avventurosa che ha definito l’universo delle Winx. Mi piace ricordare quelle stagioni come un momento in cui ho potuto esprimere me stesso. Anche il primo film delle Winx è stato un’opportunità unica per sperimentare nuovi elementi e sfide nella storia. In particolare, c’è un elemento che mi ha divertito molto, cioè il momento in cui Bloom, la principessa Azzurra, risveglia Sky, il “bel principe addormentato.” Invertire questi archetipi e giocare con le aspettative del pubblico è stato affascinante».

Parlando di Rainbow, è noto che sia un’azienda totalmente italiana. Quali credi siano i punti di forza che la distinguono dalle produzioni internazionali? Qual è il valore aggiunto che Rainbow può portare al mercato?

«Rainbow nasce con l’obiettivo di creare una produzione di intrattenimento unica. Abbiamo posizionato il brand in una soluzione ottima, geograficamente e culturalmente. La mia generazione è cresciuta con l’arrivo dei cartoni animati giapponesi in Italia, il che ha portato a un’influenza molto diversa rispetto alla tradizione americana. Questo mix di idee ci ha permesso di creare contenuti che hanno un sapore diverso, capaci di affascinare sia il pubblico italiano che quello internazionale. Il nostro punto di forza risiede nella capacità di creare storie che uniscono il meglio di entrambi i mondi. Abbiamo ereditato la tradizione occidentale delle fiabe e delle narrazioni, ma l’abbiamo mescolata con elementi innovativi e freschi, ispirati alle culture orientali.

Cosi sono nate le Winx:

«Si, questo approccio ha portato alla creazione delle Winx. Abbiamo sempre cercato di portare qualcosa di innovativo, e credo che questo sia ciò che distingue Rainbow dalle produzioni internazionali. Inoltre, siamo stati anticipatori rispetto ai tempi, proponendo storie con archi narrativi più lunghi e complessi, ispirati al modello giapponese, mentre molte produzioni occidentali si basavano su episodi autoconclusivi. Questo ha reso i nostri plot coinvolgenti e avvincenti, e credo che sia uno dei motivi per cui le Winx e altre serie di Rainbow sono così amate».

La vostra sede operativa si trova vicino Loreto, lontana dai poli dell’industria dello spettacolo italiano, in una realtà provinciale immersa nella tradizione che si contamina con il resto del mondo.

«Il nostro mix unico di tradizioni narrative e stili, è il nostro punto di forza. Il disegno delle Winx è un mix di influenze visive, con alcune sfumature manga, ma siamo stati più influenzati dallo storytelling giapponese. Le puntate hanno un’architettura narrativa complessa, con punti che si sviluppano su 26 episodi e in cui ogni puntata rivela nuovi dettagli e colpi di scena. Questo è stato un elemento distintivo, dato che prima di loro, in occidente, si tendeva a produrre episodi autoconclusivi, con poco sviluppo narrativo tra un episodio e l’altro».

Eppure le influenze giapponesi sono molto visibili…

«Dal punto di vista scenico , potresti notare alcune somiglianze, ma il design delle Winx è stato adattato per il pubblico occidentale, con occhi e stili di animazione diversi. Per i giapponesi, le Winx non sembrano giapponesi, ma occidentali. Questa diversità è stata apprezzata dai fan e ha contribuito a rendere le nostre eroine uniche».

Hai menzionato molte delle tue altre produzioni, come “Mia and Me,” “Regal Academy,” “44 gatti,” e anche il recente “Pinocchio”. Come hai fatto a restare all’avanguardia nel mercato, ad adattarti ai cambiamenti rapidi e alle nuove generazioni?

«L’ abbiamo fatto investendo fortemente nel marketing digitale e nel monitoraggio delle tendenze. Ci teniamo aggiornati sui dati e sulle preferenze del pubblico. Ad esempio, utilizziamo dati di follower e recensioni per valutare la popolarità dei personaggi. Inoltre, siamo sempre pronti a esplorare nuovi approcci e opportunità, come la collaborazione con YouTubers. Restare sulla cresta dell’onda richiede una costante attenzione alle tendenze, al marketing e alle innovazioni digitali. Stiamo anche esplorando acquisizioni in settori chiave. L’adattamento ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori è essenziale per il nostro successo».


Si sta parlando molto di intelligenza artificiale e dell’impatto che potrebbe avere sull’industria creativa. Come vedi il futuro del lavoro in un mondo in cui la stessa gioca un ruolo sempre più grande?

«Personalmente, non ho ancora sperimentato appieno l’intelligenza artificiale, ma ho visto alcuni risultati sorprendenti ottenuti . C’è un rischio che la tecnologia possa ridurre il lavoro dei creativi, con software in grado di scrivere sceneggiature e creare personaggi. Gli sceneggiatori e gli attori stanno già affrontando questo cambiamento».

Nella vita di tutti i giorni come vivi questo cambiamento?

«Mi preoccupa un po’ questa trasformazione, poiché credo nell’importanza di lasciare agli esseri umani la possibilità di raccontare storie e emozionare il pubblico. Tuttavia, a livello aziendale, riconosco che l’IA potrebbe ridurre i costi di produzione, il che è importante in un momento in cui gli investimenti nell’industria dell’intrattenimento sono in calo. Dobbiamo trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA per migliorare l’efficienza e preservare il ruolo dei creativi nell’industria».


Una domanda personale. I tuoi personaggi hanno portato gioia a molte persone in tutto il mondo. Qual è il tuo momento di felicità personale che ricordi con affetto?

«Rispondere a questa domanda è difficile, ma se dovessi scegliere, direi che il momento di felicità più grande è stato la nascita della mia primogenita. È un evento che ho atteso a lungo e ha un valore unico e irripetibile. È difficile descrivere la gioia che ha portato e come abbia cambiato la mia vita. Mi ha dato un tipo di amore e affetto completamente diverso da qualsiasi altra cosa. È un momento che supera di gran lunga tutti gli altri successi della mia vita».

In tutti questi anni di duro lavoro hai sempre ricevuto ciò che meritavi? Cosa credi di aver lasciato indietro?

«Ho la sensazione di essere costantemente in ritardo di almeno 10 anni rispetto a ciò che desidero realizzare. Ritengo di essere stato un po’ lento nel portare avanti i miei progetti e penso che ci sia ancora molto da raggiungere, soprattutto nel campo dei contenuti in live action.La sfida di espandermi oltre il mondo dell’animazione e dei cartoni animati, abbracciando il cinema e le produzioni , è un nuovo cammino che desidero percorrere. È un terreno che presenta le sue sfide, come la lingua italiana e l’acquisizione di notorietà da parte degli attori italiani all’estero. Tuttavia, ho visto il successo del mio film “Il Mio Nome è Vendetta,” con Alessandro Gassman come protagonista, che è ancora al sesto posto tra i film non in lingua inglese più visti su Netflix in tutto il mondo, da quando la piattaforma digitale ha iniziato a rilevare tali dati con Nielsen. Questo mi dà speranza e conferma che ci sono opportunità per portare con successo i contenuti prodotti in Italia al pubblico internazionale, un obiettivo che vorrei replicare nel mondo del live action».

Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani” Iginio Straffi, quali sono le tue speranze e le tue paure?

«Il Domani, per me, rappresenta la speranza di un mondo senza guerre e barriere, dove i popoli possano veramente integrarsi e cooperare tra di loro. Al contempo, nutro la paura che la società stia progredendo nella direzione sbagliata, con passi indietro rispetto a conquiste passate. Siamo testimoni di cambiamenti negativi in molte parti del mondo, e mi auguro che le nuove generazioni abbiano il coraggio di riportare il nostro universo sulla giusta via e costruire un futuro migliore per il nostro pianeta».

Intervista esclusiva a cura di Simone Intermite


Video:

view post Posted: 7/10/2023, 09:37 Gormiti The New Era - Gon, Maya Fox, Prezzemolo e altri film e serie tv
Articolo con trama e personaggi dal nuovo numero di Total Licensing:

The match between Rainbow Group and Giochi Preziosi was immediate and is leading to an unprecedented reboot that is going to make hype and place Gormiti among the most anticipated boys’ properties releasing in 2024.

The exclusive partnership seals the beginning of a new thrilling chapter for the Gormian heroes and is expected to boost their growth as an aspirational brand, steering the action figures legend to uncharted territories and audiences.

Gormiti – The New Era is not just a reboot series, but a whole new dimension of fascinating styles and stories for the pop culture phenomenon built around the power of elementals, enhanced by a top-quality direction and CGI effects made possible by the versatile production team deployed by Rainbow Group. The Italian studios are managing all the production, starting from the graphic concept development up to the live action and postproduction, to bring the best out of the priceless concept that celebrates the power of the elemental warriors.

A story of success reminiscent of the evergreen property Winx Club, girls’ top brand rolling since 2004, looking back at many animated series and a live action adaptation in collaboration with Netflix.

The new show will feature two seasons of ten live action episodes of 22’ each and is aimed at the 6–11-year-old boys’ target. The episodes are full of drama, adventure, comedy, and magic, mixing in perfect balance to offer the audience a coming-of-age series with huge potential. Strong investments and marketing activities will be rolled out by Giochi Preziosi with a global worldwide launch campaign.

Starring four young kids chosen by the Gormian spirits to lead the battle against the evil destroyers that threaten both the Earth and Gorm, Gormiti – The New Era is just the story that modern audiences need now. Epic scenes building on tradition, but also revealing the new potential of a world that has still a rich story to tell.

Episode after episode, the four earthly protagonists called the Scions - Glen, Carter, Zane, and Skye, chosen by the magic Elespheres to become the new Gormiti, will discover their hidden gifts, learn to appreciate them, and tap into their Gormita of Earth, Water, Fire and Air to unleash their powers and become the heroes they are meant to be, learning to trust each other and collaborate, united against a looming team of villains that has a lot to tell about the human nature.

Twists won’t be missing, as the four Scions and their Gormiti, each with different personalities and features, will take the audience to a new dimension of values and stories, contributing to the development of main themes such as friendship, teamplay, courage, emotional maturity, and awareness.

The show has international scope and boasts the precious contribution of a varied team of artists and top professionals, allowing to reach the best results in the CGI postproduction quality of the many spectacular effects featured in the show, but also in the very development of each single story, packed with fast-paced action and epic.

The rich concept of the ultimate Gormiti, already backed by a solid core strategy implemented by Giochi Preziosi year after year through the creation and distribution of toy lines and games, will once again turn into a wide range of collectible games and toy lines, and Rainbow’s global licensing approach, research, and constant collaboration will be key to the development of the show elements in tune with Consumer Product.

The roll-out plan is yet to be unveiled and is due between 2024 and 2025. Among the many product categories under development there are already publishing, collectible figures, toys and board games, apparel, and fashion, Back to School, and also food. The Gormiti are back, and as powerful as ever. They are just warming up to surprise everyone as the next top property for boys.
view post Posted: 7/10/2023, 09:34 Winx Club - Season 9 - News Winx Club
Da quanto si è capito Winx andrà in onda sempre su Rai, poi cercheranno una piattaforma per l'estero.

Qui nuova foto dal BLE 2023:

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view post Posted: 7/10/2023, 09:31 Bambole e Giocattoli Winx 2023 - News Winx Club
Nuove bambole Winx Club Bling the Wings:

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Bambole Winx Magic Reveal:

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Bambole Winx Club Fashion Collection:

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view post Posted: 4/10/2023, 09:49 Winx Club - La Magia dell'Italia - News Winx Club
Ufficialmente disponibile sul canale ufficiale Youtube la miniserie Winx Club Le Magie dell'Italia:

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view post Posted: 28/9/2023, 17:35 Winx Club - Season 9 - News Winx Club
Qui Iginio Straffi parla della nuova serie di Winx Club:

DaThe Hollywood Reporter:

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INDUSTRY
Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi: “Così i nuovi Gormiti e le sirene salveranno il mondo (del cinema)”
Il sequel di Io sono vendetta, l'adattamento di Fabbricante di lacrime, la serie live dei Gormiti, le nuove Winx e la sirena Merlinda: l'imprenditore racconta i progetti della sua casa di produzione. "La politica? Dovrebbe essere più attenta al settore. Se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi". L'intervista con THR Roma

DI ILARIA RAVARINO


25 SETTEMBRE, 2023 19:45

In principio furono le fate, poi venne l’impero. Un termine nemmeno troppo esagerato per definire una società di produzione che ha chiuso l’anno con 120 milioni di euro di fatturato – cifra notevole per il nostro paese – unica in Italia per dimensione e posizionamento sul mercato. Fondata nel 1995 da Iginio Straffi – imprenditore marchigiano formatosi alla scuola dell’editore Bonelli, 58 anni – la Rainbow oggi è un gruppo che riunisce quattro società, Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment, con un portafoglio di contenuti e proprietà intellettuali fra cui il fenomeno delle fatine Winx (8 serie tv, 3 film per il cinema, 2 serie animate e una serie live action per Netflix), Huntik – Secrets & Seekers, Gladiatori di Roma, Maggie & Bianca Fashion Friends, Club 57 (con Nickelodeon Latin America), 44 gatti e il recente Pinocchio & Friends.

Appartiene alla scuderia Rainbow il franchise da biglietto d’oro degli youtuber Me contro Te (il prossimo film, Vacanze in Transilvania, sarà al cinema dal 19 ottobre), il film italiano di maggior successo su Netflix (Il mio nome è vendetta, sesto prodotto non inglese più visto in assoluto sulla piattaforma), la prossima commedia di Fabio de Luigi con Stefano Accorsi 50 km all’ora (in uscita all’inizio del 2024) e il film di Natale Un Babbo Natale per amico.

Ma soprattutto è Rainbow l’adattamento del fenomeno Fabbricante di lacrime, il libro più venduto in Italia nel 2022 con 450.000 copie, atteso prossimamente su Netflix. Oggi Straffi è al lavoro su tre nuovi progetti: la serie animata Merlinda – The Secret of Deep Ocean (titolo provvisorio), la serie reboot delle Winx e il lancio di un’ambiziosa avventura, la serie live action da 15 milioni di euro Gormiti – The New Era, ispirata alla linea di giocattoli distribuita in Italia da Giochi Preziosi.

A che punto è con Gormiti – The New Era?


Il progetto è entrato in lavorazione ad aprile e finiremo a dicembre. Sono 20 puntate, con attori veri, girate in Italia in inglese. Gli effetti speciali sono fondamentali. Li abbiamo iniziati sei mesi prima dell’inizio delle riprese e finiremo di lavorarli tra un anno. I Gormiti sono una proprietà intellettuale italiana: sono convinto che, se realizzato con attenzione, passione e idee, possa essere un prodotto capace di viaggiare all’estero.

E le Winx?

L’ultima serie animata è del 2017. Per tre anni abbiamo dato spazio al live action. Nel 2025 arriverà il reboot, una origin story animata, realizzata con le più moderne tecniche CGI. L’idea è quella di raccontare alle ragazzine di oggi come si sia formato il Winx Club: molte di loro non hanno potuto vedere la prima serie, andata in onda 22 anni fa e ormai, anche a livello di formato, fuori standard.

Dove vedremo Winx e Gormiti?

La Rai è un nostro partner storico, ma le presenteremo al mercato del MIPCom di Cannes (16-19 ottobre, ndr) anche per trovare una destinazione piattaforma. Il progetto di Merlinda nasce invece, fin dallo sviluppo, in partnership con Netflix: è la storia di una sirena che deve salvare il mondo.

Qual è la portata dell’investimento di Rainbow nell’animazione e nei film?

Solo per lo sviluppo, la Colorado l’anno scorso ha investito un milione e mezzo. Per la Rainbow parliamo di decine di milioni. La serie dei Gormiti ha un budget da 15 milioni, investiti senza avere un committente. Fabbricante di lacrime, che poi abbiamo venduto (a Netflix, ndr) è costato sei milioni e mezzo. Senza star.

Fabbricante di lacrime andrà su piattaforma: un’occasione persa per il cinema?

Sono convinto che sarebbe andato molto bene in sala. Ma il cinema è debole in Italia: i distributori hanno valutato l’uscita ma sono stati “timidi”. Non sono state fatte offerte all’altezza del titolo e dell’investimento sul prodotto. Non avrà un’uscita in sala, a meno che Netflix non voglia.

Che tipo di adattamento sarà?

Siamo rimasti abbastanza fedeli al libro (di Erin Doom, ndr). In questi casi bisogna avere rispetto degli ingredienti del successo. Vogliamo che i ragazzi ritrovino nel film le frasi celebri che in molti si sono addirittura tatuati addosso. Abbiamo discusso se mantenere il linguaggio del romanzo, poetico e romantico: alla fine abbiamo cambiato alcuni passaggi conservando quelli più iconici, che rimbalzano ancora oggi sui social.

Il mio nome è vendetta avrà un sequel?


Si presta a sequel e prequel. Per ora stiamo lavorando al sequel, ci sembrava più interessante per il pubblico delle piattaforme andare a raccontare cosa faccia la figlia del protagonista rimasta da sola: ovviamente sarà anche lei un’assassina in cerca di vendetta. Stiamo scrivendo la sceneggiatura, la produzione comincerà l’anno prossimo. È stato un grandissimo successo, 57 milioni di abbonati su 200 lo hanno visto. Ha funzionato la mia visione: quella di produrre con la Colorado dall’Italia per il mondo.

Facile a dirsi. Come si fa?

Cercando i generi. La commedia, in cui Colorado è sempre stata campionessa in Italia, fuori dal paese non viaggia. Quindi abbiamo cominciato con i thriller di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto. Poi l’horror, con The Nest e A Classic Horror Story di Roberto De Feo. Infine l’action e il revenge movie con Io sono vendetta. Siamo usciti su piattaforma in un momento in cui su Netflix mancava quel prodotto. Abbiamo fatto tutto con budget italiano. Gli interpreti e i registi sono stati bravissimi.

State sperimentando le intelligenze artificiali?

Ovviamente ho ricevuto direi da anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, delle sollecitazioni in questo senso. I nostri tecnici stanno sperimentando, ma in pratica non abbiamo ancora fatto nulla. Nemmeno una prova di sceneggiatura, la scrittura di un soggetto o la creazione di un personaggio. È un terreno scivoloso. Siamo curiosi, ma consapevoli che ci sia ancora tanto da fare soprattutto a livello di regolamentazione.

Lo sciopero di Hollywood ha inciso sulle vostre produzioni?

Solo marginalmente. Stavamo chiudendo con uno sceneggiatore americano per un film internazionale, ma lo sciopero è partito il giorno dopo. Tutto il resto lo facciamo in Europa. La nostra fortuna è che per i prodotti a cartoni lo sciopero non vale: gli sceneggiatori di cartoni animati possono comunque lavorare.

Il mercato dell’audiovisivo tende al conglomerato. L’italiana Indiana Production di recente è stata acquisita dal gruppo Vuelta. La Rainbow rimane italiana?

Oggi siamo il più grande gruppo di produzione italiano. Mi piace dire che ho invertito la tendenza: non solo ho comprato la Colorado anni fa, ma mi sono ricomprato le quote di Paramount (lo scorso gennaio Straffi è tornato in possesso della quota del gruppo che era in mano al colosso statunitense Viacom, ndr). Quello di Indiana era un processo inevitabile. Il sistema è debole in Italia, a livello di produzione, e non ci sono realtà in grado di dialogare alla pari con le piattaforme o altri grandi interlocutori. Si sapeva che Indiana stava cercando, e l’occasione è arrivata a compimento col gruppo Vuelta. Almeno non sono i soliti Banijay o Fremantle che vengono a fare shopping in Italia. Del resto se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi.

La tentazione di lasciarsi acquisire non c’è?

Io spero sempre che dalla politica arrivino attenzioni maggiori per la produzione italiana. Se anche aprissi le porte dell’azionariato a qualcuno, mi piacerebbe che fosse un partner di minoranza, con cui costruire un progetto di consolidamento. La quotazione in borsa sarebbe importante per noi, perché ci darebbe accesso a capitali indispensabili per un’ulteriore crescita. Ma un compagno azionario per ora non c’è. E in borsa i numeri contano per avere successo. Se si è piccoli, si rischia di rimanere allo stallo.
view post Posted: 28/9/2023, 17:34 Mermaid Magic - Gon, Maya Fox, Prezzemolo e altri film e serie tv
* Sembra che il titolo ora sia Merlinda – The Secret of Deep Ocean.

Qui Iginio Straffi parla della nuova serie sulle sirene:

DaThe Hollywood Reporter:

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Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi: “Così i nuovi Gormiti e le sirene salveranno il mondo (del cinema)”
Il sequel di Io sono vendetta, l'adattamento di Fabbricante di lacrime, la serie live dei Gormiti, le nuove Winx e la sirena Merlinda: l'imprenditore racconta i progetti della sua casa di produzione. "La politica? Dovrebbe essere più attenta al settore. Se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi". L'intervista con THR Roma

DI ILARIA RAVARINO


25 SETTEMBRE, 2023 19:45

In principio furono le fate, poi venne l’impero. Un termine nemmeno troppo esagerato per definire una società di produzione che ha chiuso l’anno con 120 milioni di euro di fatturato – cifra notevole per il nostro paese – unica in Italia per dimensione e posizionamento sul mercato. Fondata nel 1995 da Iginio Straffi – imprenditore marchigiano formatosi alla scuola dell’editore Bonelli, 58 anni – la Rainbow oggi è un gruppo che riunisce quattro società, Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment, con un portafoglio di contenuti e proprietà intellettuali fra cui il fenomeno delle fatine Winx (8 serie tv, 3 film per il cinema, 2 serie animate e una serie live action per Netflix), Huntik – Secrets & Seekers, Gladiatori di Roma, Maggie & Bianca Fashion Friends, Club 57 (con Nickelodeon Latin America), 44 gatti e il recente Pinocchio & Friends.

Appartiene alla scuderia Rainbow il franchise da biglietto d’oro degli youtuber Me contro Te (il prossimo film, Vacanze in Transilvania, sarà al cinema dal 19 ottobre), il film italiano di maggior successo su Netflix (Il mio nome è vendetta, sesto prodotto non inglese più visto in assoluto sulla piattaforma), la prossima commedia di Fabio de Luigi con Stefano Accorsi 50 km all’ora (in uscita all’inizio del 2024) e il film di Natale Un Babbo Natale per amico.

Ma soprattutto è Rainbow l’adattamento del fenomeno Fabbricante di lacrime, il libro più venduto in Italia nel 2022 con 450.000 copie, atteso prossimamente su Netflix. Oggi Straffi è al lavoro su tre nuovi progetti: la serie animata Merlinda – The Secret of Deep Ocean (titolo provvisorio), la serie reboot delle Winx e il lancio di un’ambiziosa avventura, la serie live action da 15 milioni di euro Gormiti – The New Era, ispirata alla linea di giocattoli distribuita in Italia da Giochi Preziosi.

A che punto è con Gormiti – The New Era?


Il progetto è entrato in lavorazione ad aprile e finiremo a dicembre. Sono 20 puntate, con attori veri, girate in Italia in inglese. Gli effetti speciali sono fondamentali. Li abbiamo iniziati sei mesi prima dell’inizio delle riprese e finiremo di lavorarli tra un anno. I Gormiti sono una proprietà intellettuale italiana: sono convinto che, se realizzato con attenzione, passione e idee, possa essere un prodotto capace di viaggiare all’estero.

E le Winx?

L’ultima serie animata è del 2017. Per tre anni abbiamo dato spazio al live action. Nel 2025 arriverà il reboot, una origin story animata, realizzata con le più moderne tecniche CGI. L’idea è quella di raccontare alle ragazzine di oggi come si sia formato il Winx Club: molte di loro non hanno potuto vedere la prima serie, andata in onda 22 anni fa e ormai, anche a livello di formato, fuori standard.

Dove vedremo Winx e Gormiti?

La Rai è un nostro partner storico, ma le presenteremo al mercato del MIPCom di Cannes (16-19 ottobre, ndr) anche per trovare una destinazione piattaforma. Il progetto di Merlinda nasce invece, fin dallo sviluppo, in partnership con Netflix: è la storia di una sirena che deve salvare il mondo.

Qual è la portata dell’investimento di Rainbow nell’animazione e nei film?

Solo per lo sviluppo, la Colorado l’anno scorso ha investito un milione e mezzo. Per la Rainbow parliamo di decine di milioni. La serie dei Gormiti ha un budget da 15 milioni, investiti senza avere un committente. Fabbricante di lacrime, che poi abbiamo venduto (a Netflix, ndr) è costato sei milioni e mezzo. Senza star.

Fabbricante di lacrime andrà su piattaforma: un’occasione persa per il cinema?

Sono convinto che sarebbe andato molto bene in sala. Ma il cinema è debole in Italia: i distributori hanno valutato l’uscita ma sono stati “timidi”. Non sono state fatte offerte all’altezza del titolo e dell’investimento sul prodotto. Non avrà un’uscita in sala, a meno che Netflix non voglia.

Che tipo di adattamento sarà?

Siamo rimasti abbastanza fedeli al libro (di Erin Doom, ndr). In questi casi bisogna avere rispetto degli ingredienti del successo. Vogliamo che i ragazzi ritrovino nel film le frasi celebri che in molti si sono addirittura tatuati addosso. Abbiamo discusso se mantenere il linguaggio del romanzo, poetico e romantico: alla fine abbiamo cambiato alcuni passaggi conservando quelli più iconici, che rimbalzano ancora oggi sui social.

Il mio nome è vendetta avrà un sequel?


Si presta a sequel e prequel. Per ora stiamo lavorando al sequel, ci sembrava più interessante per il pubblico delle piattaforme andare a raccontare cosa faccia la figlia del protagonista rimasta da sola: ovviamente sarà anche lei un’assassina in cerca di vendetta. Stiamo scrivendo la sceneggiatura, la produzione comincerà l’anno prossimo. È stato un grandissimo successo, 57 milioni di abbonati su 200 lo hanno visto. Ha funzionato la mia visione: quella di produrre con la Colorado dall’Italia per il mondo.

Facile a dirsi. Come si fa?

Cercando i generi. La commedia, in cui Colorado è sempre stata campionessa in Italia, fuori dal paese non viaggia. Quindi abbiamo cominciato con i thriller di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto. Poi l’horror, con The Nest e A Classic Horror Story di Roberto De Feo. Infine l’action e il revenge movie con Io sono vendetta. Siamo usciti su piattaforma in un momento in cui su Netflix mancava quel prodotto. Abbiamo fatto tutto con budget italiano. Gli interpreti e i registi sono stati bravissimi.

State sperimentando le intelligenze artificiali?

Ovviamente ho ricevuto direi da anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, delle sollecitazioni in questo senso. I nostri tecnici stanno sperimentando, ma in pratica non abbiamo ancora fatto nulla. Nemmeno una prova di sceneggiatura, la scrittura di un soggetto o la creazione di un personaggio. È un terreno scivoloso. Siamo curiosi, ma consapevoli che ci sia ancora tanto da fare soprattutto a livello di regolamentazione.

Lo sciopero di Hollywood ha inciso sulle vostre produzioni?

Solo marginalmente. Stavamo chiudendo con uno sceneggiatore americano per un film internazionale, ma lo sciopero è partito il giorno dopo. Tutto il resto lo facciamo in Europa. La nostra fortuna è che per i prodotti a cartoni lo sciopero non vale: gli sceneggiatori di cartoni animati possono comunque lavorare.

Il mercato dell’audiovisivo tende al conglomerato. L’italiana Indiana Production di recente è stata acquisita dal gruppo Vuelta. La Rainbow rimane italiana?

Oggi siamo il più grande gruppo di produzione italiano. Mi piace dire che ho invertito la tendenza: non solo ho comprato la Colorado anni fa, ma mi sono ricomprato le quote di Paramount (lo scorso gennaio Straffi è tornato in possesso della quota del gruppo che era in mano al colosso statunitense Viacom, ndr). Quello di Indiana era un processo inevitabile. Il sistema è debole in Italia, a livello di produzione, e non ci sono realtà in grado di dialogare alla pari con le piattaforme o altri grandi interlocutori. Si sapeva che Indiana stava cercando, e l’occasione è arrivata a compimento col gruppo Vuelta. Almeno non sono i soliti Banijay o Fremantle che vengono a fare shopping in Italia. Del resto se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi.

La tentazione di lasciarsi acquisire non c’è?

Io spero sempre che dalla politica arrivino attenzioni maggiori per la produzione italiana. Se anche aprissi le porte dell’azionariato a qualcuno, mi piacerebbe che fosse un partner di minoranza, con cui costruire un progetto di consolidamento. La quotazione in borsa sarebbe importante per noi, perché ci darebbe accesso a capitali indispensabili per un’ulteriore crescita. Ma un compagno azionario per ora non c’è. E in borsa i numeri contano per avere successo. Se si è piccoli, si rischia di rimanere allo stallo.
view post Posted: 28/9/2023, 17:28 Fabbricante di lacrime - Rainbow Group
Iginio Straffi parla di Fabbricante di Lacrime.

DaThe Hollywood Reporter:

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Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi: “Così i nuovi Gormiti e le sirene salveranno il mondo (del cinema)”
Il sequel di Io sono vendetta, l'adattamento di Fabbricante di lacrime, la serie live dei Gormiti, le nuove Winx e la sirena Merlinda: l'imprenditore racconta i progetti della sua casa di produzione. "La politica? Dovrebbe essere più attenta al settore. Se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi". L'intervista con THR Roma

DI ILARIA RAVARINO


25 SETTEMBRE, 2023 19:45

In principio furono le fate, poi venne l’impero. Un termine nemmeno troppo esagerato per definire una società di produzione che ha chiuso l’anno con 120 milioni di euro di fatturato – cifra notevole per il nostro paese – unica in Italia per dimensione e posizionamento sul mercato. Fondata nel 1995 da Iginio Straffi – imprenditore marchigiano formatosi alla scuola dell’editore Bonelli, 58 anni – la Rainbow oggi è un gruppo che riunisce quattro società, Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment, con un portafoglio di contenuti e proprietà intellettuali fra cui il fenomeno delle fatine Winx (8 serie tv, 3 film per il cinema, 2 serie animate e una serie live action per Netflix), Huntik – Secrets & Seekers, Gladiatori di Roma, Maggie & Bianca Fashion Friends, Club 57 (con Nickelodeon Latin America), 44 gatti e il recente Pinocchio & Friends.

Appartiene alla scuderia Rainbow il franchise da biglietto d’oro degli youtuber Me contro Te (il prossimo film, Vacanze in Transilvania, sarà al cinema dal 19 ottobre), il film italiano di maggior successo su Netflix (Il mio nome è vendetta, sesto prodotto non inglese più visto in assoluto sulla piattaforma), la prossima commedia di Fabio de Luigi con Stefano Accorsi 50 km all’ora (in uscita all’inizio del 2024) e il film di Natale Un Babbo Natale per amico.

Ma soprattutto è Rainbow l’adattamento del fenomeno Fabbricante di lacrime, il libro più venduto in Italia nel 2022 con 450.000 copie, atteso prossimamente su Netflix. Oggi Straffi è al lavoro su tre nuovi progetti: la serie animata Merlinda – The Secret of Deep Ocean (titolo provvisorio), la serie reboot delle Winx e il lancio di un’ambiziosa avventura, la serie live action da 15 milioni di euro Gormiti – The New Era, ispirata alla linea di giocattoli distribuita in Italia da Giochi Preziosi.

A che punto è con Gormiti – The New Era?


Il progetto è entrato in lavorazione ad aprile e finiremo a dicembre. Sono 20 puntate, con attori veri, girate in Italia in inglese. Gli effetti speciali sono fondamentali. Li abbiamo iniziati sei mesi prima dell’inizio delle riprese e finiremo di lavorarli tra un anno. I Gormiti sono una proprietà intellettuale italiana: sono convinto che, se realizzato con attenzione, passione e idee, possa essere un prodotto capace di viaggiare all’estero.

E le Winx?

L’ultima serie animata è del 2017. Per tre anni abbiamo dato spazio al live action. Nel 2025 arriverà il reboot, una origin story animata, realizzata con le più moderne tecniche CGI. L’idea è quella di raccontare alle ragazzine di oggi come si sia formato il Winx Club: molte di loro non hanno potuto vedere la prima serie, andata in onda 22 anni fa e ormai, anche a livello di formato, fuori standard.

Dove vedremo Winx e Gormiti?

La Rai è un nostro partner storico, ma le presenteremo al mercato del MIPCom di Cannes (16-19 ottobre, ndr) anche per trovare una destinazione piattaforma. Il progetto di Merlinda nasce invece, fin dallo sviluppo, in partnership con Netflix: è la storia di una sirena che deve salvare il mondo.

Qual è la portata dell’investimento di Rainbow nell’animazione e nei film?

Solo per lo sviluppo, la Colorado l’anno scorso ha investito un milione e mezzo. Per la Rainbow parliamo di decine di milioni. La serie dei Gormiti ha un budget da 15 milioni, investiti senza avere un committente. Fabbricante di lacrime, che poi abbiamo venduto (a Netflix, ndr) è costato sei milioni e mezzo. Senza star.

Fabbricante di lacrime andrà su piattaforma: un’occasione persa per il cinema?

Sono convinto che sarebbe andato molto bene in sala. Ma il cinema è debole in Italia: i distributori hanno valutato l’uscita ma sono stati “timidi”. Non sono state fatte offerte all’altezza del titolo e dell’investimento sul prodotto. Non avrà un’uscita in sala, a meno che Netflix non voglia.

Che tipo di adattamento sarà?

Siamo rimasti abbastanza fedeli al libro (di Erin Doom, ndr). In questi casi bisogna avere rispetto degli ingredienti del successo. Vogliamo che i ragazzi ritrovino nel film le frasi celebri che in molti si sono addirittura tatuati addosso. Abbiamo discusso se mantenere il linguaggio del romanzo, poetico e romantico: alla fine abbiamo cambiato alcuni passaggi conservando quelli più iconici, che rimbalzano ancora oggi sui social.

Il mio nome è vendetta avrà un sequel?


Si presta a sequel e prequel. Per ora stiamo lavorando al sequel, ci sembrava più interessante per il pubblico delle piattaforme andare a raccontare cosa faccia la figlia del protagonista rimasta da sola: ovviamente sarà anche lei un’assassina in cerca di vendetta. Stiamo scrivendo la sceneggiatura, la produzione comincerà l’anno prossimo. È stato un grandissimo successo, 57 milioni di abbonati su 200 lo hanno visto. Ha funzionato la mia visione: quella di produrre con la Colorado dall’Italia per il mondo.

Facile a dirsi. Come si fa?

Cercando i generi. La commedia, in cui Colorado è sempre stata campionessa in Italia, fuori dal paese non viaggia. Quindi abbiamo cominciato con i thriller di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto. Poi l’horror, con The Nest e A Classic Horror Story di Roberto De Feo. Infine l’action e il revenge movie con Io sono vendetta. Siamo usciti su piattaforma in un momento in cui su Netflix mancava quel prodotto. Abbiamo fatto tutto con budget italiano. Gli interpreti e i registi sono stati bravissimi.

State sperimentando le intelligenze artificiali?

Ovviamente ho ricevuto direi da anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, delle sollecitazioni in questo senso. I nostri tecnici stanno sperimentando, ma in pratica non abbiamo ancora fatto nulla. Nemmeno una prova di sceneggiatura, la scrittura di un soggetto o la creazione di un personaggio. È un terreno scivoloso. Siamo curiosi, ma consapevoli che ci sia ancora tanto da fare soprattutto a livello di regolamentazione.

Lo sciopero di Hollywood ha inciso sulle vostre produzioni?

Solo marginalmente. Stavamo chiudendo con uno sceneggiatore americano per un film internazionale, ma lo sciopero è partito il giorno dopo. Tutto il resto lo facciamo in Europa. La nostra fortuna è che per i prodotti a cartoni lo sciopero non vale: gli sceneggiatori di cartoni animati possono comunque lavorare.

Il mercato dell’audiovisivo tende al conglomerato. L’italiana Indiana Production di recente è stata acquisita dal gruppo Vuelta. La Rainbow rimane italiana?

Oggi siamo il più grande gruppo di produzione italiano. Mi piace dire che ho invertito la tendenza: non solo ho comprato la Colorado anni fa, ma mi sono ricomprato le quote di Paramount (lo scorso gennaio Straffi è tornato in possesso della quota del gruppo che era in mano al colosso statunitense Viacom, ndr). Quello di Indiana era un processo inevitabile. Il sistema è debole in Italia, a livello di produzione, e non ci sono realtà in grado di dialogare alla pari con le piattaforme o altri grandi interlocutori. Si sapeva che Indiana stava cercando, e l’occasione è arrivata a compimento col gruppo Vuelta. Almeno non sono i soliti Banijay o Fremantle che vengono a fare shopping in Italia. Del resto se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi.

La tentazione di lasciarsi acquisire non c’è?

Io spero sempre che dalla politica arrivino attenzioni maggiori per la produzione italiana. Se anche aprissi le porte dell’azionariato a qualcuno, mi piacerebbe che fosse un partner di minoranza, con cui costruire un progetto di consolidamento. La quotazione in borsa sarebbe importante per noi, perché ci darebbe accesso a capitali indispensabili per un’ulteriore crescita. Ma un compagno azionario per ora non c’è. E in borsa i numeri contano per avere successo. Se si è piccoli, si rischia di rimanere allo stallo.


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Sinossi e prima foto del film:

Fabbricante di lacrime

Con la regia di Alessandro Genovesi, è ispirato all’omonimo libro di Erin Doom e racconta come la leggenda del fabbricante di lacrime, il misterioso artigiano che avrebbe forgiato tutte le paure umane, si incrocia con la vita degli orfani Nica e Rigel.

La trama: Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si racconta da sempre la leggenda del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. A diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole e il suo sogno più grande sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviato le pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che desidererebbe come fratello adottivo. È intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile, ma gentilezza e rabbia sono due diversi modi di combattere il dolore per rimanere vivi e per celare le emozioni che devastano i loro cuori, diventando uno per l’altro proprio quel fabbricante di lacrime della leggenda. Al fabbricante non puoi mentire: e loro dovranno trovare il coraggio di accettare quella forza disperata che li attrae uno verso l’altra che si chiama amore.

Il cast: Caterina Ferioli, Simone Baldasseroni (Biondo)

Film

Data di uscita: prossimamente



Foto:

view post Posted: 28/9/2023, 17:22 Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi - Rainbow Group
DaThe Hollywood Reporter:

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Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi: “Così i nuovi Gormiti e le sirene salveranno il mondo (del cinema)”
Il sequel di Io sono vendetta, l'adattamento di Fabbricante di lacrime, la serie live dei Gormiti, le nuove Winx e la sirena Merlinda: l'imprenditore racconta i progetti della sua casa di produzione. "La politica? Dovrebbe essere più attenta al settore. Se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi". L'intervista con THR Roma

DI ILARIA RAVARINO


25 SETTEMBRE, 2023 19:45

Straffi-Winx-Venezia-1
Ignio Straffi con le Winx COURTESY OF RAINBOW

In principio furono le fate, poi venne l’impero. Un termine nemmeno troppo esagerato per definire una società di produzione che ha chiuso l’anno con 120 milioni di euro di fatturato – cifra notevole per il nostro paese – unica in Italia per dimensione e posizionamento sul mercato. Fondata nel 1995 da Iginio Straffi – imprenditore marchigiano formatosi alla scuola dell’editore Bonelli, 58 anni – la Rainbow oggi è un gruppo che riunisce quattro società, Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment, con un portafoglio di contenuti e proprietà intellettuali fra cui il fenomeno delle fatine Winx (8 serie tv, 3 film per il cinema, 2 serie animate e una serie live action per Netflix), Huntik – Secrets & Seekers, Gladiatori di Roma, Maggie & Bianca Fashion Friends, Club 57 (con Nickelodeon Latin America), 44 gatti e il recente Pinocchio & Friends.

Appartiene alla scuderia Rainbow il franchise da biglietto d’oro degli youtuber Me contro Te (il prossimo film, Vacanze in Transilvania, sarà al cinema dal 19 ottobre), il film italiano di maggior successo su Netflix (Il mio nome è vendetta, sesto prodotto non inglese più visto in assoluto sulla piattaforma), la prossima commedia di Fabio de Luigi con Stefano Accorsi 50 km all’ora (in uscita all’inizio del 2024) e il film di Natale Un Babbo Natale per amico.

Ma soprattutto è Rainbow l’adattamento del fenomeno Fabbricante di lacrime, il libro più venduto in Italia nel 2022 con 450.000 copie, atteso prossimamente su Netflix. Oggi Straffi è al lavoro su tre nuovi progetti: la serie animata Merlinda – The Secret of Deep Ocean (titolo provvisorio), la serie reboot delle Winx e il lancio di un’ambiziosa avventura, la serie live action da 15 milioni di euro Gormiti – The New Era, ispirata alla linea di giocattoli distribuita in Italia da Giochi Preziosi.

A che punto è con Gormiti – The New Era?


Il progetto è entrato in lavorazione ad aprile e finiremo a dicembre. Sono 20 puntate, con attori veri, girate in Italia in inglese. Gli effetti speciali sono fondamentali. Li abbiamo iniziati sei mesi prima dell’inizio delle riprese e finiremo di lavorarli tra un anno. I Gormiti sono una proprietà intellettuale italiana: sono convinto che, se realizzato con attenzione, passione e idee, possa essere un prodotto capace di viaggiare all’estero.

E le Winx?

L’ultima serie animata è del 2017. Per tre anni abbiamo dato spazio al live action. Nel 2025 arriverà il reboot, una origin story animata, realizzata con le più moderne tecniche CGI. L’idea è quella di raccontare alle ragazzine di oggi come si sia formato il Winx Club: molte di loro non hanno potuto vedere la prima serie, andata in onda 22 anni fa e ormai, anche a livello di formato, fuori standard.

Rainbow-Winx-Club-1
Uno schizzo delle fatine Winx

Dove vedremo Winx e Gormiti?

La Rai è un nostro partner storico, ma le presenteremo al mercato del MIPCom di Cannes (16-19 ottobre, ndr) anche per trovare una destinazione piattaforma. Il progetto di Merlinda nasce invece, fin dallo sviluppo, in partnership con Netflix: è la storia di una sirena che deve salvare il mondo.

Qual è la portata dell’investimento di Rainbow nell’animazione e nei film?

Solo per lo sviluppo, la Colorado l’anno scorso ha investito un milione e mezzo. Per la Rainbow parliamo di decine di milioni. La serie dei Gormiti ha un budget da 15 milioni, investiti senza avere un committente. Fabbricante di lacrime, che poi abbiamo venduto (a Netflix, ndr) è costato sei milioni e mezzo. Senza star.

Fabbricante di lacrime andrà su piattaforma: un’occasione persa per il cinema?

Sono convinto che sarebbe andato molto bene in sala. Ma il cinema è debole in Italia: i distributori hanno valutato l’uscita ma sono stati “timidi”. Non sono state fatte offerte all’altezza del titolo e dell’investimento sul prodotto. Non avrà un’uscita in sala, a meno che Netflix non voglia.

Che tipo di adattamento sarà?

Siamo rimasti abbastanza fedeli al libro (di Erin Doom, ndr). In questi casi bisogna avere rispetto degli ingredienti del successo. Vogliamo che i ragazzi ritrovino nel film le frasi celebri che in molti si sono addirittura tatuati addosso. Abbiamo discusso se mantenere il linguaggio del romanzo, poetico e romantico: alla fine abbiamo cambiato alcuni passaggi conservando quelli più iconici, che rimbalzano ancora oggi sui social.

Il mio nome è vendetta avrà un sequel?


Si presta a sequel e prequel. Per ora stiamo lavorando al sequel, ci sembrava più interessante per il pubblico delle piattaforme andare a raccontare cosa faccia la figlia del protagonista rimasta da sola: ovviamente sarà anche lei un’assassina in cerca di vendetta. Stiamo scrivendo la sceneggiatura, la produzione comincerà l’anno prossimo. È stato un grandissimo successo, 57 milioni di abbonati su 200 lo hanno visto. Ha funzionato la mia visione: quella di produrre con la Colorado dall’Italia per il mondo.

Pinocchio_Rainbow_Espressioni
Pinocchio & Friends, le espressioni del personaggio

Facile a dirsi. Come si fa?

Cercando i generi. La commedia, in cui Colorado è sempre stata campionessa in Italia, fuori dal paese non viaggia. Quindi abbiamo cominciato con i thriller di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto. Poi l’horror, con The Nest e A Classic Horror Story di Roberto De Feo. Infine l’action e il revenge movie con Io sono vendetta. Siamo usciti su piattaforma in un momento in cui su Netflix mancava quel prodotto. Abbiamo fatto tutto con budget italiano. Gli interpreti e i registi sono stati bravissimi.

State sperimentando le intelligenze artificiali?

Ovviamente ho ricevuto direi da anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, delle sollecitazioni in questo senso. I nostri tecnici stanno sperimentando, ma in pratica non abbiamo ancora fatto nulla. Nemmeno una prova di sceneggiatura, la scrittura di un soggetto o la creazione di un personaggio. È un terreno scivoloso. Siamo curiosi, ma consapevoli che ci sia ancora tanto da fare soprattutto a livello di regolamentazione.

Lo sciopero di Hollywood ha inciso sulle vostre produzioni?

Solo marginalmente. Stavamo chiudendo con uno sceneggiatore americano per un film internazionale, ma lo sciopero è partito il giorno dopo. Tutto il resto lo facciamo in Europa. La nostra fortuna è che per i prodotti a cartoni lo sciopero non vale: gli sceneggiatori di cartoni animati possono comunque lavorare.

Il mercato dell’audiovisivo tende al conglomerato. L’italiana Indiana Production di recente è stata acquisita dal gruppo Vuelta. La Rainbow rimane italiana?

Oggi siamo il più grande gruppo di produzione italiano. Mi piace dire che ho invertito la tendenza: non solo ho comprato la Colorado anni fa, ma mi sono ricomprato le quote di Paramount (lo scorso gennaio Straffi è tornato in possesso della quota del gruppo che era in mano al colosso statunitense Viacom, ndr). Quello di Indiana era un processo inevitabile. Il sistema è debole in Italia, a livello di produzione, e non ci sono realtà in grado di dialogare alla pari con le piattaforme o altri grandi interlocutori. Si sapeva che Indiana stava cercando, e l’occasione è arrivata a compimento col gruppo Vuelta. Almeno non sono i soliti Banijay o Fremantle che vengono a fare shopping in Italia. Del resto se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi.

La tentazione di lasciarsi acquisire non c’è?

Io spero sempre che dalla politica arrivino attenzioni maggiori per la produzione italiana. Se anche aprissi le porte dell’azionariato a qualcuno, mi piacerebbe che fosse un partner di minoranza, con cui costruire un progetto di consolidamento. La quotazione in borsa sarebbe importante per noi, perché ci darebbe accesso a capitali indispensabili per un’ulteriore crescita. Ma un compagno azionario per ora non c’è. E in borsa i numeri contano per avere successo. Se si è piccoli, si rischia di rimanere allo stallo.

Iginio_Straffi_5
Iginio Straffi nella sede della Rainbow
view post Posted: 28/9/2023, 17:32 Gormiti The New Era - Gon, Maya Fox, Prezzemolo e altri film e serie tv
Novità:

* L'attore Federico Cempella è Zane il protagonista della serie tv.

* Il titolo della nuova serie è Gormiti The New Era.

* La serie è un mix tra live-action e CGI.

* Gormiti The New Era si gira da luglio tra Roma e le Marche fino a dicembre.

Da Cinemotore:

Dal 3 luglio ciak per GORMITI REBOOT
Pubblicato il 8 giugno 2023
Serie Tv

Raimbow Spa

Primo ciak secondo le indiscrezioni il 3 luglio

Si gira fino a dicembre tra Roma e le Marche



* Il budget della serie tv è di 15 milioni di euro.

* Gormiti The New Era sarà composto da 20 puntate da 22 minuti.

* Iginio Straffi parla di Gormiti The New Era.

* La serie dovrebbe andare in onda sulle reti Rai.


DaThe Hollywood Reporter:

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Iginio Straffi, il Re Mida degli schermi: “Così i nuovi Gormiti e le sirene salveranno il mondo (del cinema)”
Il sequel di Io sono vendetta, l'adattamento di Fabbricante di lacrime, la serie live dei Gormiti, le nuove Winx e la sirena Merlinda: l'imprenditore racconta i progetti della sua casa di produzione. "La politica? Dovrebbe essere più attenta al settore. Se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi". L'intervista con THR Roma

DI ILARIA RAVARINO


25 SETTEMBRE, 2023 19:45

In principio furono le fate, poi venne l’impero. Un termine nemmeno troppo esagerato per definire una società di produzione che ha chiuso l’anno con 120 milioni di euro di fatturato – cifra notevole per il nostro paese – unica in Italia per dimensione e posizionamento sul mercato. Fondata nel 1995 da Iginio Straffi – imprenditore marchigiano formatosi alla scuola dell’editore Bonelli, 58 anni – la Rainbow oggi è un gruppo che riunisce quattro società, Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment, con un portafoglio di contenuti e proprietà intellettuali fra cui il fenomeno delle fatine Winx (8 serie tv, 3 film per il cinema, 2 serie animate e una serie live action per Netflix), Huntik – Secrets & Seekers, Gladiatori di Roma, Maggie & Bianca Fashion Friends, Club 57 (con Nickelodeon Latin America), 44 gatti e il recente Pinocchio & Friends.

Appartiene alla scuderia Rainbow il franchise da biglietto d’oro degli youtuber Me contro Te (il prossimo film, Vacanze in Transilvania, sarà al cinema dal 19 ottobre), il film italiano di maggior successo su Netflix (Il mio nome è vendetta, sesto prodotto non inglese più visto in assoluto sulla piattaforma), la prossima commedia di Fabio de Luigi con Stefano Accorsi 50 km all’ora (in uscita all’inizio del 2024) e il film di Natale Un Babbo Natale per amico.

Ma soprattutto è Rainbow l’adattamento del fenomeno Fabbricante di lacrime, il libro più venduto in Italia nel 2022 con 450.000 copie, atteso prossimamente su Netflix. Oggi Straffi è al lavoro su tre nuovi progetti: la serie animata Merlinda – The Secret of Deep Ocean (titolo provvisorio), la serie reboot delle Winx e il lancio di un’ambiziosa avventura, la serie live action da 15 milioni di euro Gormiti – The New Era, ispirata alla linea di giocattoli distribuita in Italia da Giochi Preziosi.

A che punto è con Gormiti – The New Era?


Il progetto è entrato in lavorazione ad aprile e finiremo a dicembre. Sono 20 puntate, con attori veri, girate in Italia in inglese. Gli effetti speciali sono fondamentali. Li abbiamo iniziati sei mesi prima dell’inizio delle riprese e finiremo di lavorarli tra un anno. I Gormiti sono una proprietà intellettuale italiana: sono convinto che, se realizzato con attenzione, passione e idee, possa essere un prodotto capace di viaggiare all’estero.

E le Winx?

L’ultima serie animata è del 2017. Per tre anni abbiamo dato spazio al live action. Nel 2025 arriverà il reboot, una origin story animata, realizzata con le più moderne tecniche CGI. L’idea è quella di raccontare alle ragazzine di oggi come si sia formato il Winx Club: molte di loro non hanno potuto vedere la prima serie, andata in onda 22 anni fa e ormai, anche a livello di formato, fuori standard.

Dove vedremo Winx e Gormiti?

La Rai è un nostro partner storico, ma le presenteremo al mercato del MIPCom di Cannes (16-19 ottobre, ndr) anche per trovare una destinazione piattaforma. Il progetto di Merlinda nasce invece, fin dallo sviluppo, in partnership con Netflix: è la storia di una sirena che deve salvare il mondo.

Qual è la portata dell’investimento di Rainbow nell’animazione e nei film?

Solo per lo sviluppo, la Colorado l’anno scorso ha investito un milione e mezzo. Per la Rainbow parliamo di decine di milioni. La serie dei Gormiti ha un budget da 15 milioni, investiti senza avere un committente. Fabbricante di lacrime, che poi abbiamo venduto (a Netflix, ndr) è costato sei milioni e mezzo. Senza star.

Fabbricante di lacrime andrà su piattaforma: un’occasione persa per il cinema?

Sono convinto che sarebbe andato molto bene in sala. Ma il cinema è debole in Italia: i distributori hanno valutato l’uscita ma sono stati “timidi”. Non sono state fatte offerte all’altezza del titolo e dell’investimento sul prodotto. Non avrà un’uscita in sala, a meno che Netflix non voglia.

Che tipo di adattamento sarà?

Siamo rimasti abbastanza fedeli al libro (di Erin Doom, ndr). In questi casi bisogna avere rispetto degli ingredienti del successo. Vogliamo che i ragazzi ritrovino nel film le frasi celebri che in molti si sono addirittura tatuati addosso. Abbiamo discusso se mantenere il linguaggio del romanzo, poetico e romantico: alla fine abbiamo cambiato alcuni passaggi conservando quelli più iconici, che rimbalzano ancora oggi sui social.

Il mio nome è vendetta avrà un sequel?


Si presta a sequel e prequel. Per ora stiamo lavorando al sequel, ci sembrava più interessante per il pubblico delle piattaforme andare a raccontare cosa faccia la figlia del protagonista rimasta da sola: ovviamente sarà anche lei un’assassina in cerca di vendetta. Stiamo scrivendo la sceneggiatura, la produzione comincerà l’anno prossimo. È stato un grandissimo successo, 57 milioni di abbonati su 200 lo hanno visto. Ha funzionato la mia visione: quella di produrre con la Colorado dall’Italia per il mondo.

Facile a dirsi. Come si fa?

Cercando i generi. La commedia, in cui Colorado è sempre stata campionessa in Italia, fuori dal paese non viaggia. Quindi abbiamo cominciato con i thriller di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto. Poi l’horror, con The Nest e A Classic Horror Story di Roberto De Feo. Infine l’action e il revenge movie con Io sono vendetta. Siamo usciti su piattaforma in un momento in cui su Netflix mancava quel prodotto. Abbiamo fatto tutto con budget italiano. Gli interpreti e i registi sono stati bravissimi.

State sperimentando le intelligenze artificiali?

Ovviamente ho ricevuto direi da anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, delle sollecitazioni in questo senso. I nostri tecnici stanno sperimentando, ma in pratica non abbiamo ancora fatto nulla. Nemmeno una prova di sceneggiatura, la scrittura di un soggetto o la creazione di un personaggio. È un terreno scivoloso. Siamo curiosi, ma consapevoli che ci sia ancora tanto da fare soprattutto a livello di regolamentazione.

Lo sciopero di Hollywood ha inciso sulle vostre produzioni?

Solo marginalmente. Stavamo chiudendo con uno sceneggiatore americano per un film internazionale, ma lo sciopero è partito il giorno dopo. Tutto il resto lo facciamo in Europa. La nostra fortuna è che per i prodotti a cartoni lo sciopero non vale: gli sceneggiatori di cartoni animati possono comunque lavorare.

Il mercato dell’audiovisivo tende al conglomerato. L’italiana Indiana Production di recente è stata acquisita dal gruppo Vuelta. La Rainbow rimane italiana?

Oggi siamo il più grande gruppo di produzione italiano. Mi piace dire che ho invertito la tendenza: non solo ho comprato la Colorado anni fa, ma mi sono ricomprato le quote di Paramount (lo scorso gennaio Straffi è tornato in possesso della quota del gruppo che era in mano al colosso statunitense Viacom, ndr). Quello di Indiana era un processo inevitabile. Il sistema è debole in Italia, a livello di produzione, e non ci sono realtà in grado di dialogare alla pari con le piattaforme o altri grandi interlocutori. Si sapeva che Indiana stava cercando, e l’occasione è arrivata a compimento col gruppo Vuelta. Almeno non sono i soliti Banijay o Fremantle che vengono a fare shopping in Italia. Del resto se sei debole, sei in mano al mercato. E il mercato è in mano a chi ha i soldi.

La tentazione di lasciarsi acquisire non c’è?

Io spero sempre che dalla politica arrivino attenzioni maggiori per la produzione italiana. Se anche aprissi le porte dell’azionariato a qualcuno, mi piacerebbe che fosse un partner di minoranza, con cui costruire un progetto di consolidamento. La quotazione in borsa sarebbe importante per noi, perché ci darebbe accesso a capitali indispensabili per un’ulteriore crescita. Ma un compagno azionario per ora non c’è. E in borsa i numeri contano per avere successo. Se si è piccoli, si rischia di rimanere allo stallo.


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* Su Youtube l'utente @salvogallo4187 ha scritto:
La serie è confermata per il 2024, nell'autunno il fims action live, La Rai dovrebbe avere i diritti, il brand esce tra agosto, settembre, e il resto ottobre........ verso marzo nel canvass si sveleranno tutte le immagini e i prodotti + avanti altre notizie,, gli attori si conoscono i nomi, ma per privacy qui non verranno svelati

Qui il video di presentazione con i nuovi Gormiti da Youtube:

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