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Intervista a Iginio Straffi per Winx Club Il Segreto del Regno Perduto

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view post Posted on 26/12/2010, 15:02
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Winx Sirenix

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Ecco qua una vecchia intervista (ma molto interessante) fatta a Iginio Straffi nel periodo in cui uscì Winx Club - Il Segreto del Regno Perduto:

Mia moglie, gli amici. Sono nate così le Winx

IGINIO STRAFFI L'inventore delle Winx, le sei fatine che fatturano milioni di euro e che spopolano tra le ragazzine di tutto il mondo. Anche al cinema, con un buon esordio al botteghino.

Tra le definizioni di artista, imprenditore o mago, quale trova più vicina a sé?
Forse quella di mago. Ho sempre avuto un grande rispetto della parola artista e quindi non sono mai sicuro di potermi definire tale. Bisogna anche darsi una regolata. Imprenditore? Sì però non è troppo esatta. La cosa di cui sono molto orgoglioso è quella di saper scegliere dei collaboratori validi e di farli crescere.
Le fate però sono state criticate come troppo modaiole, al limite del superficiale. La psicoterapeuta Gianna Schelotto invece ha detto che le Winx sono "un antidoto alle veline".
Finalmente qualcuno si è documentato! Loro non è che ostentano quello che indossano o che si mettono. Le storie hanno contenuti importanti come la solidarietà o l'amicizia. Nel film c'è il messaggio a credere in se stessi a non abbattersi ad andare avanti.
E a condividere tutto ciò con gli amici?
Nel film la preside della scuola dice spesso a Bloom "Fidati di chi ti vuole bene".
Lei ha modificato il modo di parlare delle bambine. Quando sono in più di due non si chiamano più per nome ma "amiche". Quanto andranno avanti ancora le Winx?
Abbiamo già superato la generazione. Ora ci sono bambine nuove appassionate delle Winx. Se continua da più di 40 anni ad esserci una Barbie o Winnie the Pooh, le Winx possono continuare a starci. Se si amministra bene questo patrimonio il sogno può continuare per noi e per le bambine.
Da bambino quali erano i suoi cartoni animati preferiti?
Sicuramente guardavo tantissimo i Looney Tunes e poi i Flinstones: c'erano solo quelli. E poi al cinema i film della Disney.
Quando lei era adolescente arrivarono i cartoni animati giapponesi.
Quando avevo 11-12 anni uscirono Atlas Ufo Robot, Goldrake, Mazinga, Heidi. Mi appassionarono e mi fecero scoprire questo nuovo linguaggio a puntate. Le storie non solo fatte di gags come i classici della Warner mi presero. I cartoni giapponesi mi hanno in parte influenzato. Il mio sogno è sempre stato quello di creare una via europea.
Ha detto in passato che per Bloom si è ispirato da una sua compagna di università che era stata adottata da piccola e voleva conoscere i genitori naturali.
In realtà il personaggio di Bloom è più ispirato a mia moglie Joanne, un tipo deciso, un po' testardo. E poi ci sono i ricordi della mia infanzia, il gruppo di amici che va e vince.
E cosa c'entra la compagna di università?
Ha ispirato il tema del film nel quale Bloom deve cercare che fine ha fatto il suo mondo perduto.
Il passaggio dall'animazione 2D della serie televisiva al 3D del film Winx, il segreto del regno perduto non è spiazzante per le bambine?
Credo di no. Siamo stati molto fedeli ai modelli e le fate sono veramente belle in 3D. E poi abbiamo già abituato le bambine alle tre dimensioni con il musical dove si sono trovate davanti delle interpreti delle Winx in carne e ossa. Ero più preoccupato e invece il musical è stato un successone.
Ha investito molto sul film?
C'è tutto uno studio a Roma che ha lavorato per due anni facendo anche orari difficili.
A quando gli altri due capitoli cinematografici della saga di Bloom e co?
Nel 2009 sicuramente il secondo e nel 2011 il terzo.
Nei 130 paesi nei quali sono arrivate le Winx hanno generato un giro di affari da un miliardo e mezzo di euro. Qual è il settore più redditizio legato alle fatine?
Per i fortunati licenziatari è quello dei giocattoli.
La Mattel vi produce in licenza. Oltre al ritorno economico è anche una soddisfazione?
Sì, perché prima di Winx la Mattel aveva preso in Italia solo la licenza per le macchinine Ferrari. Ci hanno detto che solo in quattro sono riusciti a produrre un fenomeno femminile di questa portata: Barbie, Bratz, Princesse e Winx.
Nel 2008 escono i primi 26 episodi della nuova produzione della Rainbow, Huntik. Di cosa si tratta?
Ha un target più per maschietti tra gli 8 e i 12 anni. Si parla di ricercatori di oggetti magici nella vecchia Europa.
Ma può funzionare un cartone che piaccia sia a bambini che bambine?
No. In questa fascia di età i maschi e le femmine sono nemici.
 
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