|
|
| Da OnlineNews: La Finanza contesta a Rainbow 11 milioni di euro di detrazioni “fuori tempo”
Guai fiscali per le fatine Winx. La Guardia di finanza contesta alla Rainbow srl di Iginio Straffi, la content company leader nell’animazione mondiale, di aver detratto fuori tempo massimo dalle tasse, fra il 2011 e il 2012, utili per circa 11 milioni di euro derivanti da proventi di film di animazione e ‘reinvestitì in altre pellicole. Le Fiamme gialle hanno presentato una denuncia alla procura della repubblica di Ancona, ma la società ribadisce «la correttezza del proprio operato», e sottolinea di aver «sempre assolto puntualmente ai propri obblighi tributari». La Rainbow è un campione del Made in Italy, «una bella storia italiana», l’ha definita il premier Matteo Renzi nella sua visita al quartier generale il 29 maggio scorso; fattura 50,7 milioni di euro, ha 300 dipendenti e distribuisce film e serie tv in 130 Paesi del mondo, Cina compresa, con le ‘fatinè diventate un successo planetario. Secondo quanto risulta all’ANSA, si è avvalsa di una norma del 2007 (la ‘tax shelter’) che consentiva di detrarre dalle tasse gli utili dei film, sulla base dei costi sostenuti per produrne altri, e favorire investimenti nel settore. Per le Fiamme gialle tuttavia, anche se inerente costi realmente sostenuti, l’imputazione in bilancio delle deduzioni sarebbe stata tardiva. Il reato tributario ipotizzato è la dichiarazione infedele delle imposte (art. 4 della legge 74 del 2000), per una presunta erronea imputazione delle detrazioni in bilancio: imponibili di 8,5 milioni di euro nel 2011 e 2,5 milioni nel 2012 riguardanti costi per film come i ‘Gladiatori di Romà, uscito nelle sale nel 2012. La segnalazione scaturisce da una verifica fiscale condotta tra fine 2014 e inizio 2015 negli uffici Rainbow. Tutto ruota attorno ai meccanismi con cui si formano i bilanci, e in particolare alle modalità di applicazione del beneficio fiscale (L.244 del 2007) disciplinate da un decreto attuativo del ministero dei Beni culturali. Rainbow sostiene di aver utilizzato i benefici del tax shelter «in linea con le indicazioni ricevute dal ministero dei Beni culturali, agendo nel rispetto assoluto della disciplina». La normativa è stata pensata per aiutare i produttori italiani a competere in un mercato globale sempre più aggressivo. E Straffi in quel mercato vuole restarci: in programma c’è una serie animata per bambini fra i 5 e i 10 anni, Royal Academy, la terza stagione di Mia and me, e il debutto di una serie live action, con attori veri, come alla Disney.
|
| |