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Fate: The Winx Club Saga - Serie Tv Live-Action

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view post Posted on 8/2/2021, 19:08
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Winx Sirenix

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Articolo da Badtaste:

Fate: The Winx Saga e Winx Club, le principali differenze tra le due serie
Beatrice Pagan
8 Febbraio 2021 15:01 · aggiornato il 8 Febbraio 2021 alle 15:01
TV Articoli

La prima stagione di Fate: The Winx Saga ha ottenuto degli ottimi dati di ascolto su Netflix, nonostante i fan della serie animata non abbiamo del tutto apprezzato i tanti cambiamenti compiuti rispetto agli episodi della serie animata Winx Club e il progetto live-action sia stato inoltre accusato di whitewashing a causa di alcune differenze tra i due progetti.

Il progetto italiano creato da Iginio Straffi e prodotto da Rainbow è andato in onda per otto stagioni e ha dato vita a un franchise composto da fumetti, film animati e spettacoli dal vivo.
L’arrivo della serie live-action sulla piattaforma di streaming ha ovviamente dato il via ai paragoni con la storia originale, sottolineando le assenze tra i protagonisti e la diversa rappresentazione di alcuni dei personaggi.

Uno degli elementi più criticati, come sottolinea anche ScreenRant, è l’assenza di Flora, personaggio ideato nella versione originale ispirandosi a Jennifer Lopez, e l’aspetto fisico di Musa che è stato affidato all’attrice Elisha Applebaum nonostante per lo show animato si fosse usata come esempio Lucy Liu.
Flora è comunque stata nominata da Terra (Eliot Salt), svelando che le due giovani sono cugine e quindi gettando le basi per una possibile apparizione del personaggio.

Altri personaggi di Winx Club hanno subito delle modifiche: Riven (Freddie Thorp) assume dei tratti da villain, Stella (Hannah van der Westhuysen) viene inizialmente leggermente emarginata all’inizio della storia ideata per Netflix e Farrah Dowling (Eve Best) sembra essere ispirata alla preside Faragonda, un po’ coma accaduto con Beatrix che sembra sia stata ideata basandosi sulle streghe chiamate Trix.

A essere cambiata è stata anche la storia delle protagoniste, partendo proprio da Bloom che, almeno nella prima stagione, non è una principessa cresciuta in una famiglia umana dopo la distruzione del suo pianeta. La ragazza interpretata da Abigail Cowen ha un passato comunque simile, come viene svelato da Beatrix in una delle puntate.

Fate: The Winx Saga, non rivolgendosi a un pubblico di bambini, propone un’atmosfera più cupa e situazioni e termini maggiormente “adulti”, affrontando tematiche legate alla sessualità e mostrando attacchi violenti e omicidi.
A differenza dello show animato, inoltre, a mettere a rischio la vita delle giovani dotate di poteri sono delle creature totalmente nuove nella storia tratta dal mondo ideato da Straffi, i Bruciati. Le creature diffondono una malattia mortale ferendo le persone e le loro origini sono al centro di un mistero la cui soluzione è in parte svelata nel season finale.

La serie live-action non porta in scena nemmeno un mondo composto da più pianeti, mantenendo un’ambientazione più realistica raccontando una storia in cui sono presenti diversi reami ma apparentemente senza caratteristiche “sovrannaturali”, potendo persino spostarsi normalmente a bordo di normalissime automobili.

Lo show, inoltre, propone una versione di Alfea meno divisa per genere e specializzazione, mostrando tutti i ragazzi studiare e allenarsi nello stesso luogo, non essendo presente il college Fonterossa che, nella storia animata, accoglie chi è destinato a diventare un guerriero.
Fate: The Winx Saga sembra inoltre rendere maggiormente personalizzati i poteri dei protagonisti, come dimostrano Terra e suo fratello Sam che, pur avendo delle capacità legate allo stesso elemento naturale, possono rispettivamente controllare le piante e attraversare i muri.
Lo show Netflix, infine, introduce solo nel finale di stagione la presenza delle ali fatate e del potere di volare, elemento che probabilmente verrà ulteriormente mostrato nell’eventuale seconda stagione.

Che ne pensate delle principali differenze tra Winx Club e Fate: The Winx Saga? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

FATE: THE WINX SAGA, IL CAST

Il cast include: Abigail Cowen nel ruolo di Bloom (Le Terrificanti Avventure di Sabrina, The Fosters), Hannah van der Westhuysen nel ruolo di Stella (Fugitives, The Frankenstein Chronicles), Precious Mustapha nel ruolo di Aisha (Il giovane ispettore Morse), Eliot Salt nel ruolo di Terra (GameFace), Elisha Applebaum nel ruolo di Musa (Carly & Paolo Undercover Hooligan, No Reasons), Sadie Soverall nel ruolo di Beatrix (Rose Plays Julie), Freddie Thorp nel ruolo di Riven (The Discovery of Witches, Safe, Overdrive), Danny Griffin nel ruolo di Sky (So Awkward, The Gentlemen), Theo Graham nel ruolo di Dane (Clink, Hollyoaks, Doctors) e Jacob Dudman nel ruolo di Sam (The Stranger, Medici, The A List). Nel cast anche Eve Best (Nurse Jackie – Terapia d’urto), Robert James-Collier (Downton Abbey), Josh Cowdery (Agents of SHIELD), Alexander Mcqueen (The Thick of It, Sally 4Ever) e Eva Birthistle (Brooklyn, The Last Kingdom).


Articolo da Badtaste:

Fate: The Winx Saga, piovono accuse di whitewashing, il cast risponde
Simone Novarese
8 Febbraio 2021 12:30 · aggiornato il 8 Febbraio 2021 alle 12:19

L’arrivo della serie tv Fate: The Winx Saga su Netflix si è accompagnato ad una polemica sul presunto whitewashing nello show. Le accuse, provenienti in larga parte da fan della serie animata italiana, hanno spinto alcune delle attrici dello show a prendere una posizione in merito. Si tratta di polemiche legate al cambiamento di etnia di alcune delle protagoniste, che non rispecchiano più quella del personaggio nella serie Winx.

Gli esempi si sono concentrati su Musa, orientale nel cartone animato, o Flora, latino-americana. Nella serie Fate: The Winx Saga Musa è infatti interpretata da un’attrice caucasica e al posto di Flora c’è sua cugina Terra, comunque sempre interpretata da un’attrice caucasica. Le dirette interessate, Elisha Applebaum e Eliot Salt, hanno commentato le accuse con delle brevi dichiarazioni.

FATE: THE WINX SAGA, I MESSAGGI DEI FAN SUL WHITEWASHING

Ecco alcuni dei messaggi dei fan che riassumono la vicenda del whitewashing in Fate: The Winx Saga. Alcuni di questi messaggi sono stati pubblicati ancora prima dell’arrivo della serie su Netflix.

Netflix come ti sei permesso di fare whitewashing su Flora, una delle mie preferite del Winx Club?

Netflix how fucking dare you white wash Flora one of my favorite Winx Club members pic.twitter.com/eueTE5iug4

— Allison the disney Diva (@Daviesallison1A) December 10, 2020

Se cercate la definizione di whitewashing sul dizionario, ci troverete un’immagine di Winx Club accanto.

if you look up the definition of whitewashing in the dictionary, you'll see a picture of winx club beside it.

— xilef the ruler⁷ 🦋 (@thebloomix) February 4, 2021

not netflix whitewashing the asian and latina characters of their live action Winx Club 🤡 pic.twitter.com/UghzpbkcM7

— Paula M of THE PAPER REELS! (@thepaperreels) December 10, 2020

A quanto pare il cast del reboot di Fate The Winx Saga ha commentato il problema della rappresentazione nel casting così: “Beh, forse se otteniamo una seconda stagione, sarà meglio”. No. Il whitewahing non dovrebbe avere una seconda stagione. Avete avuto la vostra possibilità.

Apparently the cast of the #FateTheWinxSaga reboot have commented on the representation issue in casting like “Well maybe if we get a season two, it will be better.”

Nope. Blatant whitewashing should not get a season 2. You had your chance.

— Witchy Lizzy 🌖 (B*L*M) (@WitchyLizzy) January 31, 2021

FATE: THE WINX SAGA IL CAST RISPONDE ALLE ACCUSE DI WHITEWASHING

Elisha Applebaum ha così commentato la vicenda: “È davvero triste vedere i fan arrabbiati per il casting. Non ero coinvolta nel casting ma spero che quello che vedranno e il modo in cui ho interpretato Musa gli piacerà. Ho visto delle belle recensioni quindi spero che saranno di mente aperta rispetto a quello che ho creato, spero che continuerà ad essere così”.

Elisa Salt ha dichiarato invece: “Credo sia davvero importante vedere Terra e Flora insieme e se saremo così fortunate da avere una seconda stagione quella è la mia speranza. Credo che le discussioni intorno a questo argomento siano state molto importanti e sono contenta che siano avvenute”.

Dello stesso parere è Precious Mustapha, che interpreta Aisha nella serie: “L’industria sta arrivando a un punto in cui stiamo iniziando a vedere più diversità sullo schermo, ma ovviamente non è abbastanza e c’è ancora molto lavoro da fare. È davvero bello essere in uno show in cui c’è molta diversità. Potrebbero essercene di più e si spera che se avremo una seconda stagione ce ne sarà di più”.

A questo proposito, sappiamo già che Flora arriverà nell’eventuale seconda stagione.

FATE: THE WINX SAGA, IL CAST

Il cast include: Abigail Cowen nel ruolo di Bloom (Le Terrificanti Avventure di Sabrina, The Fosters), Hannah van der Westhuysen nel ruolo di Stella (Fugitives, The Frankenstein Chronicles), Precious Mustapha nel ruolo di Aisha (Il giovane ispettore Morse), Eliot Salt nel ruolo di Terra (GameFace), Elisha Applebaum nel ruolo di Musa (Carly & Paolo Undercover Hooligan, No Reasons), Sadie Soverall nel ruolo di Beatrix (Rose Plays Julie), Freddie Thorp nel ruolo di Riven (The Discovery of Witches, Safe, Overdrive), Danny Griffin nel ruolo di Sky (So Awkward, The Gentlemen), Theo Graham nel ruolo di Dane (Clink, Hollyoaks, Doctors) e Jacob Dudman nel ruolo di Sam (The Stranger, Medici, The A List). Nel cast anche Eve Best (Nurse Jackie – Terapia d’urto), Robert James-Collier (Downton Abbey), Josh Cowdery (Agents of SHIELD), Alexander Mcqueen (The Thick of It, Sally 4Ever) e Eva Birthistle (Brooklyn, The Last Kingdom).

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.


Articolo da Gingergeneration:

Fate: The Winx Saga, le differenze tra libro e serie animata
scritto da Federica Marcucci 8 Febbraio 2021

Magia, amicizia, coraggio. Da quasi 20 anni le Winx rappresentano un fenomeno di livello mondiale che ha già accompagnato due generazioni.

Oggi le fatine create da Iginio Straffi tornano con l’emozionante romanzo Fate: The Winx Saga, novellizzazione di Ava Corrigan dell’omonima serie Netflix. Edito da Mondadori Ragazzi, il libro è disponibile dal 2 febbraio in tutte le librerie e store online.

Chi è cresciuto con la serie animata Winx Club avrà notato dei punti di contatto, ma anche molte differenze in quanto Fate: The Winx Saga è molto più vicino all’adattamento di Netflix.

Ecco quali sono secondo noi tutte le differenze più importanti.
Winx tutte le differenze tra libro e cartone animato

Nella serie animata Bloom scopre i propri poteri per salvare Stella, arrivata per sbaglio sulla Terra; nel libro la ragazza dà accidentalmente fuoco alla sua casa;
Le cattive della serie animata sono le Trix, mentre nel libro c’è Beatrix il cui nome potrebbe essere proprio un’omaggio al trio originale;
Nella serie animata la preside di Alfea si chiama Faragonda, mentre nel libro il suo nome è Farah Dowling: anche in questo caso il nome della fata sembra un vero e proprio omaggio al cartone;
Nel cartone Bloom ha un coniglietto domestico di nome Kiko, mentre nel libro non ha nessun animale;
Mentre la fata della natura del cartone è Flora, nel libro si chiama Terra che tuttavia parla di una cugina di nome Flora;
Musa nel cartone è la fata della musica. Nel libro, sebbene indossi sempre le cuffie, possiede il potere di percepire i sentimenti altrui;
Il personaggio di Tecna, presente nella serie animata, è assente nel libro;
La storia d’amore tra Sky e Bloom si sviluppa in modo diverso nel cartone, in cui lo Specialista non ha mai avuto un legame sentimentale con Stella, come invece accade nel libro.

La sinossi ufficiale del libro


Alla prestigiosa scuola di magia di Alfea, studenti di tutto l’Oltremondo imparano a padroneggiare i propri poteri. Tra loro ci sono le Winx, cinque ragazze molto diverse che si sono ritrovate a vivere insieme loro malgrado.

L’atletica Aisha, una Fata dell’Acqua talentuosa ma talvolta vittima del suo stesso perfezionismo; l’empatica Musa, che preferisce tenere le persone a distanza per non finire sopraffatta dalle loro emozioni; Terra, insicura e goffa, che nei momenti di crisi sa però tirare fuori risorse inaspettate attingendo alla magia della natura; la bellissima Stella, Fata della Luce con un futuro da regina, dallo stile impeccabile e i modi altezzosi. E infine Bloom, l’unica a provenire dal mondo degli uomini, dotata di una magia del fuoco tanto potente da essere incontrollabile.

Quando antiche creature malvagie che le fate credevano sconfitte per sempre riappaiono seminando morte, le Winx dovranno unire le forze per sconfiggerle. E un segreto riaffiorerà dalle tenebre del passato, un segreto sconvolgente che potrebbe cambiare per sempre il loro destino e il loro mondo…

Cinque fate. Cinque amiche. Un unico destino: svelare l’oscuro segreto che potrebbe mettere in discussione tutto ciò che hanno sempre saputo sul loro mondo, nonché la loro stessa esistenza.
 
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view post Posted on 13/2/2021, 19:30
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Iginio Straffi parla del successo di Fate: The Winx Saga.

Da Il Sole 24 Ore:

INTRATTENIMENTO

Rainbow: «Dalle Winx alla sede, la scelta sostenibile dell'animazione made in Italy»
Il fondatore e ceo del gruppo e dello studio d'animazione, Iginio Straffi, il papà delle famose fatine, ne parla aSustainEconomy.24
di Alessandra Capozzi

Le mitiche fatine Winx, beniamine di una generazone di bambini ed esportate in 150 Paesi, sono tornate al successo con la serie live action su Netflix. Iginio Straffi, il fondatore del gruppo Rainbow e di uno dei principali studi d'animazione europei, e papà delle Winx, racconta a SustainEconomy.24, report di Radiocor e Luiss Business School, la soddisfazione per il successo delle sue creature e parla dei progetti futuri ma tiene a ripercorrere il percorso sostenibile del gruppo marchigiano, iniziato 15 anni fa con la costruzione della sede e proseguito con i messaggi virtuosi affidati ai personaggi. Nel cassetto resta sempre l'idea della quotazione

L'anno è partito bene, le sue creature, le Winx, sono tornate a darle ancora grandi soddisfazioni. Se l'aspettava?

«L'anno è partito nel migliore dei modi perché abbiamo questo successo incredibile di Winx Live Action su Netflix. Queste fatine continuano a stupirci ancora dopo 17 anni e dopo qualunque prova le ho sottoposte, dai musical agli show sul ghiaccio ai film al cinema. Questo live action , una sfida nell'andare a cercare i fan di 15 anni fa che sono ormai adulti, poteva non funzionare con i mezzi non delle grandi serie seppur adeguati. In passato tanti broadcaster sia italiani che stranieri mi avevano chiesto di fare un live action ma avevo sempre tenuto i diritti per un film o una serie che potesse andare in tutto il mondo e dimostrare che le Winx valgono quanto le grandi Ip come Harry Potter; avevo bisogno di chi mi facesse giocare la partita. Avevamo le carte in regola e ci occorreva un piattaforma come Netflix che va in 190 Paesi per confrontarsi con il pubblico. Ed ora posso dire che la scommessa è stata vinta».

Ha creato una realtà conosciuta in tutto il mondo, esempio del made in Italy nell'animazione, ma sempre con attenzione al Paese e al territorio. Ora si parla tanto di sostenibilità ma lei ha posto da tempo attenzione al tema?

«E' un'attenzione che ho avuto nei messaggi per l'ambiente, di solidarietà e per la diversità che sono stati presenti dal primo cartone Tommy & Oscar per essere, poi, appieno declinati con le Winx che sono multietniche, propongono messaggi ambientalisti, il rispetto della natura e degli altri. Secondo me è molto importante, per chi fa intrattenimento per i giovani, dare messaggi virtuosi di società integrate, mentalità aperte e rispetto dell'ambiente. E poi è stata declinata a livello di filosofia aziendale. Appena abbiamo avuto i mezzi economici per costruire la nostra sede, una quindicina di anni fa - quando questi temi non erano di moda - a Loreto, abbiamo pensato di realizzarla con energia geotermica e fotovoltaica, ed oggi siamo più che autosufficienti perché produciamo più di quello che consumiamo negli uffici; abbiamo la palestra, la piscina e gli impianti sportivi a disposizione dei collaboratori. Mi sembrava importante che questo concetto di ecologia a misura d'uomo fosse riportato in prima persona. E ormai da sei anni, in ottica di welfare per i dipendenti, aprendola poi al territorio, abbiamo realizzato anche la scuola materna bilingue».

E' appena iniziato un nuovo anno. Quali soni i progetti di Rainbow?

«Sono tantissimi, abbiamo delle serie nuove come Pinocchio& Friends e Happy Farmers che saranno in televisione, poi tanti film con la divisione di Colorado (il gruppo fondato dal produttore Maurizio Totti, dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores, dall'attore Diego Abatantuono e dall'attore Paolo Rossi rilevato nel 2017, ndr) che sono in lavorazione, una serie Sky per la primavera e poi in divenire ce ne sono mille. In queste settimane ci stanno cercando dall'America all'Asia per lavorare con noi e coprodurre qualche collaborazione. Diciamo che il successo aiuta».

Una curiosità. Il suo progetto di quotazione ce l'ha sempre nel cassetto?

«Il progetto di Borsa rimane sempre perché sicuramente nella mia testa c'è un'apertura verso il mercato e verso capitali reperiti sul mercato, e non solo con le nostre forze come abbiamo fatto finora, ma anche perché la Rainbow è sempre più ben ‘managerializzata', dalla casa madre alla Colorado alla Bardel, con persone di qualità ed esperienza. Per la continuità del progetto nei prossimi decenni, lo sbarco in Borsa è uno degli obiettivi. Chiaramente se poi si presentano altre situazioni le valuteremo. Da più parti mi suggeriscono di guardar bene se la piazza di Milano è quella giusta per chi fa intrattenimento o contenuti o valutare altre piazze dove questi intangibles, le proprietà intellettuali che sono la nostra ricchezza e il nostro core business, sono considerate diversamente. Il valore del brand Winx Club, aldilà di quello nei nostri libri, è ben altro visto gli utili che genera e questo lo capiscono meglio alcuni mercati rispetto a quelli più abituati all'industria tradizionale».

(Il Sole 24 Ore Radiocor)
 
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Da Licensing Magazine:

RAINBOW È GLOBAL LICENSOR CP ESCLUSIVO DI FATE: THE WINX SAGA

5 Feb - 2021

La casa di produzione fiore all’occhiello del Made in Italy, creatrice del classico animato Winx Club, è licensor CP globale esclusivo del live action originale Netflix e ha già svelato i primi accordi con partner d’eccezione

Rainbow è licensor esclusivo mondiale per il settore Consumer Product di FATE: The Winx Saga, il nuovo successo live action Netflix per il pubblico YA disponibile in 190 paesi.

FATE: The Winx Saga è una rivisitazione live action Netflix in sei episodi della saga animata Winx Club, brand evergreen sul mercato che da 17 anni entusiasma il pubblico mondiale ed è riuscito ad affermarsi in ogni sua declinazione. La serie live action Netflix racconta le avventure di cinque fate che frequentano Alfea, il collegio di magia di Oltre Mondo. Le protagoniste dovranno imparare a gestire i propri poteri magici mentre affrontano l’amore, le rivalità e i mostri che minacciano la loro esistenza.

Iginio Straffi, fondatore di Rainbow e creatore di Winx Club ha dichiarato: “Siamo molto entusiasti del successo di Fate: The Winx Saga in tutto il mondo, che conferma ancora una volta la forza del brand Winx. Nelle ultime settimane abbiamo percepito grande fermento tra i tanti fan che hanno sostenuto le Winx in questi 17 anni insieme e sono corsi a vedere la serie Netflix nel suo weekend di debutto. Ci auguriamo che la serie continui ad avere successo su Netflix e siamo davvero felici di constatare la magia scaturita dall’incontro del brand e questa nuova sfida”.

Rainbow, fra i top licensor mondiali nelle classifiche annuali e con esperienza ventennale nel campo delle licenze, ha già annunciato i primi prestigiosi deal che porteranno alla ribalta il brand: per l’edizione del romanzo ufficiale della serie, scritto da Ava Corrigan, i partner publishing sono Mondadori per l’Italia, Scholastic Books per gli USA, Hachette per la Francia, RBA per Spagna e America Latina, Loewe Verlag per la Germania, Epsilon per la Turchia e AST per la Russia. Fra i primi accordi già confermati per fashion & apparel la francese Don’t call me Jennyfer.
 
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Da Variety:

The Low Down: Irish Acting and Directing Talent to Track

Fate_-The-Winx-Saga-2-1
Courtesy of Rainbow S.p.A.

Paul Mescal emerged as one of the breakout stars of 2020 thanks to his performance in BBC and Hulu drama “Normal People.”

Ireland has seen a slew of such acting talent establish themselves in recent years, like Jessie Buckley with her star turn as the pregnant wife of a doomed Russian fireman in “Chernobyl” and Barry Keoghan, who won attention with lead roles in two 2017 films, “Killing of a Sacred Deer” and “Dunkirk.” Keoghan is now BAFTA-nominated for “Calm with Horses,” as is Niamh Algar, whose credits include “The Virtues” and “Raised by Wolves.” Elsewhere Domhnall Gleeson has made a name for himself as General Dux in recent “Star Wars” films, and also in “The Revenant” and “Ex Machina.”

Among the new generation of actors to watch are Fionn O’Shea, chosen as one of the Berlin Film Festival’s Shooting Stars of 2021. A “Normal People” alumnus, O’Shea will next be seen in Nathalie Biancheri’s “Wolf.” Meanwhile, Clare Dunne – who starred in Phyllida Lloyd’s “Herself” – next appears in upcoming Irish crime drama “Kin.” Seana Kerslake has just appeared in new Irish drama “Smother,” having starred in Lee Cronin’s “Hole in the Ground.” Kerslake recently finished filming on upcoming feature comedy “Ballywalter,” starring alongside Patrick Kielty. Having played Liza Minnelli in “Judy,” Gemma-Leah Devereux’s latest work can also be seen in “Smother.” Ann Skelly won plaudits and an IFTA nomination for her role in “Death and Nightingales.”

Similarly, established directors are readying new projects. Lenny Abrahamson is gearing up to shoot “Conversations with Friends,” the follow up to hit Sally Rooney adaptation “Normal People.” “Here Was Cuba” and “The Farthest” documentary director and editor Emer Reynolds is about to start her first fiction film. Lorcan Finnegan’s third feature “Nocebo” has just started filming, while “The Hole in the Ground” director Lee Cronin is prepping the next film in the “Evil Dead” franchise. Others, like Neasa Hardiman (“Sea Fever”), Brendan Muldowney (“The Ten Steps”), and Lisa Mulcahy (“Ridley Road”), have built up plaudits across film and TV.

Coming up is new directing talent, such as actor-turned-director Antonia Campbell-Hughes, who has just helmed her first feature, “It Is in Us All.” Kate Dolan has also directed her first feature, the horror “You Are Not My Mother,” backed by Screen Ireland. Elsewhere, Hannah Quinn has directed episodes of “Vikings: Valhalla,” “Fate: The Winx Saga” and “The Stranger,” while Tom Sullivan directed the Irish-language “Arracht,” Ireland’s entry for the Oscar’s international feature category. Acclaimed shorts director Cathy Brady made her feature debut last year with “Wildfire,” which played at the London and Toronto film festivals.
 
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view post Posted on 23/4/2021, 10:44
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Fate: The Winx Saga è la serie dell'anno: è una delle serie più viste di Netflix.

Da EW:

Outside the Wire and Fate: The Winx Saga top most-watched Netflix movies and TV shows of the year

Netflix subscribers are feeling Anthony Mackie and fairies this year.
By Nick RomanoApril 21, 2021 at 11:12 AM EDT


Following word that The Falcon and the Winter Soldier, starring the Marvel actor, landed Disney+ its biggest premiere launch for an original series, Netflix revealed the star's movie Outside the Wire topped their most-watched entertainment of the year so far.

Netflix revealed new data — which always comes with an asterisk — on the most popular movies and TV shows on the platform in a first quarter earnings report released on Tuesday.

It should be noted that when Netflix tallies up the number of users reached by a film or show, the company counts 1 household as one user account watching at least two minutes of a movie or an episode of a series. There may be multiple profiles within the same Netflix subscription, and each one may watch the same movie or show multiple times, but the platform still counts it as one.

With that in mind, Outside the Wire was reported to have reached 66 million households in the first quarter. This was followed by YES DAY, starring Jennifer Garner and Edgar Ramirez, with 62 million; I Care A Lot, starring Rosamund Pike, with 56 million; and To All the Boys: Always and Forever, starring Lana Condor and Noah Centineo, with 51 million.

On the TV side, the fairies of Fate: The Winx Saga were a big obsession for the Netflix viewer base, which explains the season 2 renewal. The show, starring Chilling Adventures of Sabrina actress Abigail Cowen, garnered 57 million household views. Ginny & Georgia, which also got a second season renewal, reached 52 million; and Cobra Kai season 3 reached 45 million.

The big takeaway here is more fairies and more Mackie. The actor will appear in next month's The Woman in the Window on Netflix, so it looks like the streamer is learning these lessons.


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Da Badtaste:

Lupin è la serie più vista del primo trimestre su Netflix, 17 miliardi investiti in original nel 2021
Andrea Francesco Berni
21 Aprile 2021 12:37 · aggiornato il 21 Aprile 2021 alle 12:38
TV Articoli

Come ormai da tradizione, insieme alle informazioni finanziarie Netflix ha diffuso ieri anche la classifica delle serie e dei film più visti degli ultimi tre mesi sulla piattaforma streaming. Per quanto riguarda le serie tv, la più vista è stata Lupin, con ben 76 milioni di account collegati nei primi 28 giorni dal lancio avvenuto l’8 gennaio, seguita da Fate: the Winx Saga, con ben 57 milioni nei primi 28 giorni dal lancio avvenuto il 22 gennaio. Segue la serie messicana con Manolo Cardona Che fine ha fatto Sara?, che è stata vista da 55 milioni di account dal suo debutto il 24 marzo, registrando il lancio più popolare di sempre per una serie non in lingua inglese su Netflix. La seconda stagione arriverà il 19 maggio.

Al terzo posto Ginny & Georgia, con 52 milioni di account, seguita da Firefly Lane, con 49 milioni e da Cobra Kai con 45 milioni.

Sul fronte cinematografico, I care a lot è stato visto da ben 56 milioni di account, ma è stato battuto da Yes Day (62 milioni) e Outside the Wire (66 milioni). Il flm spagnolo Sotto lo zero è stato visto da 47 milioni di account nelle prime quattro settimane, mentre il polacco Amore al quadrato è stato visto da 31 milioni di account e il coreano Space Sweepers è stato visto da 26 milioni di account.

Durante la riunione con gli azionisti Netflix ha confermato che il rallentamento nella crescita dei nuovi abbonati del primo trimestre è dovuto alla forte crescita del 2020 e al minor numero di contenuti originali lanciati in questo primo semestre (a causa del lockdown che ha frenato le produzioni l’anno scorso). Ha però annunciato che spenderà 17 miliardi di dollari in contenuti originali nel 2021, in linea con quanto speso l’anno scorso:

Sebbene l’inoculazione di vaccini sia irregolare in giro per il mondo, siamo tornati a produrre in sicurezza in ogni mercato principale, con l’eccezione del Brasile e dell’India. Con il procedere della situazione, ci aspettiamo di spendere 17 miliardi di dollari in contenuti nel corso di quest’anno e di realizzare più originali quest’anno rispetto all’anno scorso.

Nel 2018 Netflix aveva speso 12 miliardi di dollari, nel 2019 ne aveva spesi 15 e l’anno scorso, appunto, 17. Secondo le stime degli analisti, potrebbe arrivare a spenderne ben 26 nel 2026.
 
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